A PROPOSITO DI MANOVRA, DI AGENZIE DI RATING E DI COMMISSIONE EUROPEA
Poche cose per ricapitolare questa settimana pazzesca.1) La Commissione europea insorge esageratamente contro l’Italia per una manovra moderatamente espansiva,rendendosi colpevole dello “spread” che ha fatto seguito al braccio di ferro sulla manovra e dell’abbassamento del rating. L’Unione europea è virtualmente finita.2) Le agenzie di rating sono dirette da pagliacci pericolosi, andrebbero abolite per il bene pubblico. Moody’s, che ha abbassato il rating fin quasi a considerare carta straccia i nostri titoli di stato, dovrà sborsare 864 milioni di dollari alle autorità federali e statali Usa per porre fine all’inchiesta nata dall’accusa di aver gonfiato il rating di mutui ipotecari rischiosi negli anni che hanno portato alla crisi finanziaria del 2008-2009. Moody’s, insieme alle altre due grandi agenzie di rating internazionali Standard & Poor’s e Fitch, è accusata di aver favorito il terremoto finanziario partito dai mutui subprime per aver assegnato un basso rischio a titoli invece molto rischiosi, a fronte di commissioni incassate molto vantaggiose.3) Le agenzie di rating stanno portando l’Europa alla rovina trascinando l’Italia in un default strisciante. La Commissione europea, nonostante molti interventi ad alto livello contro le agenzie, tra cui lo stesso Draghi, se ne serve senza badare agli effetti terribili che questo comporta. Moscovici è la Francia di Macron, in questo momento del tutto sconsideratamente schierata contro l’Italia. La Le Pen si sta rivelando molto meno pericolosa per noi.4) Salvini ha salvato il Governo. Mi tocca ammetterlo. La minaccia di rivolgersi alla magistratura e lo show da Vespa di Di Maio sono di quelle cose da registrare come idiozie assolute, avrebbero potuto provocare la fine di un governo di cui l’Italia ha bisogno. Moody’s non ha nemmeno atteso la conclusione delle trattative fra Roma e Bruxelles, ha pronunciato la sua sentenza prendendo a pretesto l’uscita di Di Maio, ben consigliata da qualcuno qui in Italia che gioca ad alto rischio.
