ACCORDO BREXIT: MAY INCASSA DIMISSIONI DI DUE MINISTRI E CONTRARIETA’ DI CORBYN E FARAGE

Raggiunto l’accordo fra il governo britannico e Bruxelles per l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, che prevede comunque una partnership economica di libero commercio senza dazi fra il Regno di Sua Maestà e l’UE. Conseguenze immediate ? Dimissioni di due ministri conservatori: Dominic Raab, Ministro per la Brexit, il quale non ha accettato quello che ha definito un compromesso che lascia comunque Londra legata all’Europa e quella di Esther McVey, Ministra del Lavoro. Dimissioni anche da parte di tre sottosegretari: Suella Braverman, sottosegretaria per la Brexit; Anne-Marie Trevelyan, sottosegretaria all’istruzione e Shailesh Vara, sottosegretario per i rapporti con l’Irlanda. Le dimissioni di Raab hanno portato, peraltro, all’indebolimento della sterlina dell’1%. Il leader del partito euroscettico Ukip, l’eurodeputato Nigel Farage, aveva definito ieri il compromesso fra Gran Bretagna e Unione Europea “Il peggior accordo della Storia” e aveva invitato ogni componente del gabinetto britannico a favore della Brexit a dimettersi. Tali dimissioni, ad iniziare da quelle di Raab, come abbiamo visto, non si sono fatte attendere. La premier britannica Theresa May ha dichiarato che l’intesa raggiunta con Bruxelles è la strada giusta da percorrere e che la Gran Bretagna lascerà l’UE il 29 marzo 2019. Il leader laburista Jeremy Corbyn, da parte sua, ha definito l’accordo “un enorme e dannoso fallimento”, in quanto lascia la Gran Bretagna in un limbo a tempo indeterminato, senza peraltro fornire alcuna certezza sui rapporti definitivi con l’Unione Europea sulla questione irlandese. Secondo Corbyn, tale accordo, non otterrebbe il consenso né del Parlamento né del popolo britannico. Il Partito Laburista, in Parlamento, dunque, voterà contro.