AFGHANISTAN GUERRA INFINITA, IL PAESE DEL VOTO SOTTO SCORTA ARMATA

AFGHANISTAN GUERRA INFINITA, IL PAESE DEL VOTO SOTTO SCORTA ARMATA

Elezioni in Afghanistan a dimostrare che 17 anni di guerra sono serviti a qualcosa.Giova forse ricordare che quella guerra venne decisa come atto di rappresaglia per i 2000 morti delle Twin Towers a New York. All’incirca il numero dei morti civili in Afghanista,, ma attenzione, SOLO i morti dei primi sei mesi del 2018. Rappresaglia quindi con un rapporto di perdite che supera di molto le 1 a 10 di infausta memoria.Qualcuno difese quella decisione sostenendo che altro non si poteva fare.Oggi dopo 17 anni filati di bombe e attentati bisognava dimostrare che qualcosa era cambiato.Cosa meglio di una bella tornata elettorale blindata da 70mila uomini in armi. Voto sotto scorta armata.La pace sarebbe così tornata a Kabul, assieme alla democrazia, al taglio delle barbe e ai diritti delle donne che tanto fecero fibrillare di gioia, non dimentichiamolo, Bonino e compagnia cantante. La parola ai fatti: in un giorno 50 morti, 100 feriti in attentati, senza dimenticare quanto successo nel Kandahar, dove un attacco dei talebani ha causato il decesso immediato di tre esponenti delle istituzioni locali e ha costretto al rinvio delle elezioni di una settimana, in quella regione. L’ordine regna altrove, tranne che a Kabul e dintorni.Un successo viene ritenuto il voto di 4 milioni di persone sugli 8.800.000 aventi diritto. Questione di punti di vista, considerando il clima politico forse sì, considerando lo schieramento dei militari un poco di meno.I risultati? Questione secondaria, tanto è vero che si sapranno solamente in dicembre e nel frattempo non risulta che la curiosità per gli esiti costituisca la più grande preoccupazione degli afghani.Nel frattempo assisteremo a dichiarazioni sul ritiro delle truppe. Oggi, no. Domani forse…ma dopodomani. A proposito, da quelle parti ci siamo anche noi, ad aspettare che passi la nottata. Ma la luce più abbagliante che sia dato di scorgere è quella delle bombe