BERLUSCONI MINACCIA: “SE PASSANO I TETTI ALLA PUBBLICITÀ, MEDIASET CHIUDE”
Da anni incapace di ragionare e di accettare qualsiasi novità (purtroppo càpita ai vecchi, in particolare a quelli che anche da giovani erano troppo pieni di sé per essere davvero curiosi degli altri e del mondo), Berlusconi se n’è uscito con l’ennesima sciocchezza: se passano i tetti alla pubblicità, ha minacciato, Mediaset chiude. Ma il problema non è lui; è che i giornali abbiano dato ampio spazio alla sua esternazione, come se significasse qualcosa, come se avesse fondamento. Ovviamente non ne aveva: troppo bello sarebbe se si potesse mettere in ginocchio un impero mediatico con un provvedimento così semplice. Infatti oggi gli esperti rassicurano i fanatici della tv spazzatura: tranquilli, al massimo Berlusconi farebbe un po’ meno soldi ma i vostri show e le vostre celebrity non li tocca nessuno.Soprattutto mi ha colpito il modo in cui hanno giustificato la battuta del miliardario: una “esagerazione negoziale” l’hanno definita. In sostanza, una menzogna doverosamente amplificata dai media per condizionare il dibattito politico e permettere a Mediaset di imporre al governo un compromesso a lei favorevole; ma senza ombra di biasimo. “Esagerazione negoziale”: come sdoganare le cazzate, come trasformare l’informazione in gossip, completamente disinteressati agli effetti di medio e lungo termine, ossia a quella che in un tempo remoto si chiamava la questione morale. In confronto dei liberisti, il ministro della propaganda del Terzo Reich, Goebbels, era un dilettante.
