BUGIARDINO
Tutti dovremmo essere muniti di un libretto delle istruzioni per essere presi nel modo giusto (“montati” sarebbe stato più appropriato ma non me la sento di leggere battute prosaiche), oppure di un bugiardino che indichi le giuste dosi di assunzione, onde evitare: intossicazioni, avvelenamenti, orticaria, impotenza, secchezza vaginale, morte. Ecco! Partiamo dalle dosi!Solitamente si fa l’errore di ingozzarsi e di ingozzare e poi si arriva, dopo poche settimane, alla nausea. Sarebbe come mangiare carbonara a colazione, pranzo, cena e annessi spuntini. Per quanto possa piacerti, dopo un po’, ti risulterebbe insopportabile anche l’odore dell’uovo e intimeresti di uccidere tutte le galline nel raggio di 1000km. Quindi, bisognerebbe assumersi a piccole dosi, onde evitare un licenziamento per intolleranza alimentare. E per rimanere in tema di assunzioni, non promettiamoci amore eterno al primo appuntamento perché al secondo rischiamo di incontrarci tu in pantofole e io in bigodini, nel salotto, a guardare ognuno il proprio smartphone.Assumiamoci a tempo determinato con quella costante “paura” di essere messi da parte dopo 6 mesi e la voglia di dimostrare che si è insostituibili. E adesso passiamo ai messaggi, quelli del “buongiorno” e della “buonanotte”. È vero, sono un modo per capire che sono il tuo primo pensiero del giorno e l’ultimo prima di andare a dormire ma dopo i primi tempi, quando sei talmente presa che consideri romantico anche un suo rutto, rischiano di essere più prevedibili dell’uscita, a Natale, del cinepanettone di Boldi e Boldi a me non fa ridere dagli anni ‘80. Meglio un inaspettato “suca” che un puntuale, come un orologio svizzero, “buongiorno amore”. Vogliamo una persona che ci faccia perdere i sensi ma sappiate che poi li ritroviamo e, mentre in quella fase da rincoglionimento amoroso tendiamo a giustificare e apprezzare anche l’alitosi mattutina confondendola per odore di gelsomino fuori stagione, dopo pretendiamo di essere svegliate con un bacio al profumo di pino silvestre e leggera brezza marina delle 6. Archiviata la fase olfatto, analizziamo il tatto ma non mi riferisco alle sue mani che ovviamente devono scivolarci addosso come seta ma al suo modo di rapportarsi a noi. Le donne si dividono in due categorie: quelle in fila per l’uomo zerbino con tanto di scritta “welcome”, magari a forma di cuore, e quelle, la cui fila è molto più corta (tra queste ci sono anch’io forse perché sono insofferente alle code) alla ricerca dell’uomo battipanni. L’uomo zerbino ormai lo conosciamo tutti, è un essere mitologico, metà uomo e metà coglione. L’uomo battipanni è quello che sta spesso un po’ defilato ma quando arriva il momento non ti risparmia una botta sul culo (non scaldate i vostri animi all’Alvaro Vitali perché sto parlando in senso figurato). È quello che si incazza se lo fai incazzare. Se io ti faccio girare i coglioni, tu devi dimostrarmi di averli!Se volete un uomo pronto ad abbassare sempre la testa, fareste meglio ad andare in giro a salutare i giapponesi! Andiamo all’altro senso: la vista. Uomini! Uomini! La vista è un senso che dovete riservare solo a noi. Vi concediamo solo qualche sporadica occhiata durante le partite della vostra squadra o la moto GP ma poi basta. Noi donne siamo in grado di farvela perdere, cavandovi gli occhi, quando vi soffermate sul primo culo che passa. Il gusto richiede due semplici corollari.Se il gusto è il vostro, ciò che noi prepariamo, anche il minestrone precotto e liofilizzato che “è scaduto 1 mese fa ma amore è ancora buono, mangialo!”, non solo è al di sopra di qualsiasi altro piatto preparato da uno chef stellato che “Cracco levati!” ma è decisamente meglio delle lasagne della domenica preparate da vostra madre che sprigionano profumo di ragù nel raggio di 1000km.Se il gusto è il nostro, cambia tutto, anche perché il discorso si sposta in camera da letto. Miei cari uomini! Noi mangiamo come degli uccellini a dieta (almeno in vostra presenza), non potete pensare di farci ingoiare qualcosa di appiccicoso e insapore con la presunzione che possa piacerci quasi quanto a voi piacciono le famose lasagne della mamma, e ne ordiniamo il bis, nel rispetto dei tempi tecnici. Noi facciamo le schizzinose anche in un ristorante con 3 stelle Michelin e voi pensate che possiamo apprezzare senza fare troppe storie una cosa dall’aspetto non invitante servita con una cannuccia, nella peggiore delle ipotesi?! E infine: l’udito! È semplice! Lapalissiano! Noi donne sentiamo ciò che ci fa comodo sentire se vogliamo litigare ma voi non avete ancora imparato a dire ciò che noi vogliamo sentirci dire. Vogliamo udire parole d’amore, parole hot, parole dure…vogliamo ascoltarvi pronunciare frasi che ci facciano: commuovere, emozionare, incazzare…QUANDO VOGLIAMO NOI! Cosa c’è di difficile da comprendere? CI SENTITE? SIETE SORDI?Insomma, noi donne vogliamo un uomo presente ma non troppo, in grado di coniugare la nostra voglia di coccole con quella di “non mi devi rompere il cazzo e non mi toccare i capelli perché sono appena stata dal parrucchiere”!
