CONTRO KAVANAUGH E TRUMP L’ULTIMA SPERANZA SONO I GIOVANI

CONTRO KAVANAUGH E TRUMP L’ULTIMA SPERANZA SONO I GIOVANI

Come si era immaginato,Brett Kavanaughèentrato a far parte dellaCorte Suprema, il più alto mandato del potere giudiziario americano, malgrado fosse stato accusato da ben tre donne diabusi sessuali.Il voto che ha permesso la sua entrata nella Corte Suprema è stato quello di una donna, la senatrice repubblicana del MaineSusan Collins, che a questo punto è probabile che perderà il posto alle prossime elezioni del 2020. Da femminista, il suo appoggio al giudice sarà con buona probabilità un suicidio politico. PerchéDonald Trumpha lottato così tanto per Brett Kavanaugh? In primo luogo Kavanaugh è convinto che il presidente in carica dovrebbe avere più poteri esecutivi e decisionali. Questo significa che Trump ora potrebbe avere molta più influenza sul lavoro diRobert Mueller, per esempio, che sta portando avanti le indagini sul Russiagate. Secondo un articolo della rivistaPoliticopubblicato qualche giorno prima della votazione, «le dichiarazioni scritte da Kavanaugh suggeriscono che, da giudice, potrebbe supportare il diritto del presidente di rifiutarsi di consegnare delle prove al team di Mueller. Potrebbe anche fare in modo che il presidente si rifiuti di rispondere a domande in un’indagine criminale. Insomma, se Kavanaugh diventasse parte della Corte Suprema Trump potrebbe godere di privilegi che potrebbero danneggiare il lavoro di Mueller». Niente, insomma, accade per caso, soprattutto aWashington. Come detto ormai tante volte, anche il presidente è stato accusato di simili comportamenti nei confronti delle donne, e dunque secondo l’amministrazione attuale, queste accuse non dovrebbero fermare nessuno in politica, soprattutto gli alleati. Poi, ovviamente, ci sono tutte le riflessioni da fare riguardo il caso in sé, su come è stato valutato: leindaginiche ilFbiha svolto sul caso sono state superficiali, non sono nemmeno stati interrogati i protagonisti principali della storia della dottoressaChristine Blasey Ford. Pare, ma è difficile distinguere tra verità e fake news, che la Casa Bianca abbia dato pochissimo tempo e moltissimi “consigli” al Fbi e che abbia comunque fatto di tutto per mettere i bastoni tra le ruote alle indagini. Impressionante, poi, come i senatori repubblicani abbiano fatto passare Brett Kavanaugh non solo come vittima delle donne che hanno osato denunciarlo ma anche di chissà di quale teoria complottistica. Intanto, Trump prendeva in giro la dottoressa Ford in uno dei suoi tanti comizi, come d’altronde fa da sempre: prendere in giro lepersone più debolisembra divertire molto sia lui sia tutto il suo entourage. La vera vittima, quella a cui tutti – democratici, repubblicani, giornalisti e pubblico – hanno creduto è invece sparita dalla scena, abbandonata alla sua vita ormai distrutta, senza nessun riscatto, senza neanche una pacca sulla spalla. Personalmente, uno come Kavanugh non vorrei averlo neanche come insegnante di disegno per le mie figlie, perché in qualsiasi altro posto che non sia Washington, dichiarazioni fatte da tre donne su fatti così gravi verrebbero prese estremamente sul serio: sarebbero svolti interrogatori, indagini, si confronterebbero le diverse ipotesi, si analizzerebbero gli alibi e tutto quello che sappiamo dovrebbe succedere. Kavanaugh non aveva convinto molti dei senatori democratici non soltanto per le accuse a suo carico, ma per il fatto che avesse mentito su molti fatti facilmente verificabili. Ha mentito sottogiuramento, più volte. E, come se non bastasse, ha mostrato di essere una persona che sotto stress perde la calma e comincia a insultare, a puntare il dito, a dimenticare il suo ruolo super partes. Per i prossimi 30 anni ci sarà al vertice delpotere giudiziarioun uomo diestrema destra, pronto a piegarsi alle volontà del presidente controaborto, pro armi, dalla parte delle torture e dei torturatori; un uomo che dice bugie e che perde la calma diventando isterico. Sarebbe bello, in una prossima vita, che un uomo bianco accusato di abusi sessuali venisse giudicato da un gruppo di 12 donne, per vedere di nascosto l’effetto che fa, come diceva Jannacci. Secondo me la vittima non sarebbe lui. Questa volta, anche questa volta, l’hanno avuta vinta quelli al potere. Speriamo solo che questo colpo basso e pericoloso svegli i giovani e le giovani a votare alle elezioni diMidterma novembre, a far sentire forte la loro voce, che è piena di disgusto e di voglia di cambiare le cose. Sono la nostra ultima speranza.