DONARE GLI ORGANI ED IL TESSUTO DEL VISO PERCHE’ NULLA ABBIA MAI “FINE”

DONARE GLI ORGANI ED IL TESSUTO DEL VISO PERCHE’ NULLA ABBIA MAI “FINE”

Giorgia è una ballerina di 21 anni, quando un incidente la notte del 16 settembre, infrange il suo futuro, spezza i suoi sogni, cancella il domani. Ma se una morte imprevedibile vorrebbe mettere la parola fine a questa giovane vita, i suoi genitori non intendono farlo. Non possono, né vogliono lasciarsi schiacciare da quel dolore immenso, da quella che a tutti appare come un’ingiustizia. Aggrappati alla sua carta d’identità, nella quale era indicata la volontà di donare gli organi e forti di quella determinazione che solo una grande “Fede”, può donare, hanno acconsentito all’espianto, ma non si sono fermati a questo, hanno anche risposto ad una richiesta nuova, forse mai avvenuta qui in Italia, la donazione dei tessuti del viso.Qualcosa che indubbiamente turba e che ad una lettura superficiale, potrebbe apparire, come una violazione alla sua unicità, alla sua essenza, ma i genitori di Giorgia, hanno saputo leggere altro, volare alto.Quando i medici dell’Ospedale Sant’Andrea hanno detto che c’era ancora una cosa che Giorgia avrebbe potuto fare, aiutare una donna e forse restituirle una vita, Romolo e sua moglie hanno chiesto qualche minuto per poter riflettere, poi con immensa generosità hanno accettato: “Abbiamo detto sì, non perché il mondo lo sapesse ma perché era un modo per continuare a far vivere nostra figlia. Siamo convinti che salvare qualcuno non significa dare solo un organo vitale: si può continuare ad aiutare a vivere in molti altri modi. Quando abbiamo capito che anche questo passaggio andava in questa direzione, come atto di generosità, abbiamo acconsentito con la stessa carità delle altre donazioni”.L’intervento sulla 49enne, affetta da neurofibromatosi, purtroppo non ha dato l’esito sperato. Dopo le prime 24 ore la situazione è improvvisamente precipitata ed è stato necessario sottoporla ad un nuovo intervento per eliminare parti dei tessuti innestati, fermando così il suo sogno di “rinascita”, ma non la speranza di poterci ancora riprovare. Ed è per questo che il messaggio dei genitori di Giorgia assume un valore fondamentale: “Dobbiamo rialzare il livello delle coscienze non solo dei singoli. La vita è fatta di inconsapevolezza. Una tragedia del genere, come l’incidente di Giorgia, si sarebbe potuta evitare ma la vita va vissuta e noi speriamo di infondere questo messaggio. Per tutta una vita abbiamo temuto la telefonata di notte e poi quella telefonata è purtroppo arrivata. Ma non si deve rinunciare a vivere e se riusciamo nel nostro piccolo a diffondere questo messaggio nulla sarà vanificato”Il dolore per la morte di un figlio, non può essere raccontato e scritto. E’ una ferita che accompagnerà per sempre le loro vite, nel silenzio della notte, sentiranno ancora quel telefono squillare e le lacrime non troveranno mai una mano, quella mano, ad asciugarle, ma la “Fede” può fare molto, guidando i loro passi in questo incerto andare, sostenendoli nelle cadute e sorreggendoli quando l’affanno diventerà troppo grande. Il loro gesto, la loro generosità nell’aver donato gli organi della giovane e bella Giorgia sono il primo esempio di come il loro cammino sia già iniziato.Se il sogno di Giorgia, cominciato una mattina sulla spiaggia, quando a soli tre anni lasciò scivolare via il secchiello e la paletta, per inseguire le note di una canzone, se il suo impegno allaPrinceton Ballet School, l’aveva fatta volare senza indugio negli Stati Uniti, forse tutto questo non poteva e doveva finire così “In famiglia abbiamo sempre pensato che non ci fosse davvero mai una fine, quindi abbiamo creduto che se puoi effettivamente essere ancora utile, allora perché no? Nostra figlia ci ha preso in parola”.I tessuti del viso di Giorgia, non potranno permettere a quella donna di guardarsi allo specchio e finalmente sorridere, ma le hanno regalato la fiducia e la certezza che il “suo dolore” può essere ascoltato e trasformato in un atto d’amore. Anche da “Lassù”, Giorgia continua a danzare e donando se stessa, ha reso infinito la sua vita, consolando così tanti cuori feriti.