EDITORIA: SE NE VA INGE FELTRINELLI, L’ULTIMA REGINA

EDITORIA: SE NE VA INGE FELTRINELLI, L’ULTIMA REGINA

Molto prima che le librerie Feltrinelli diventassero efficienti empori di libri per uomini e donne in viaggio. E appena dopo che il fondatore della omonima a casa editrice, il ‘miliardario rosso’ (secondo la definizione dei fotoromanzi), Giangiacomo Feltrinelli entrasse in clandestinità nel 1969… Prima e dopo, dunque, a Milano, in quello spazio virtuale ma un tempo quasi tangibile chiamato Cultura, dominava una signora bellissima e affabile, un ‘vulcano di idee curiosità, gentilezza’ (definizione di Amos Oz), Inge Schönthal Feltrinelli.La signora dell’editoria, anzi l’ultima grande signora dell’editoria, scomparsa stanotte a 88 anni, in un’Italia ancora timida e provinciale portò il mondo. Improvvisando, seguendo l’istinto, un gusto eclettico e sicuro. Fotografa di rango, Inge S. fece della Feltrinelli una ‘festa mobile’ a cui parteciparono Ingeborg Bachmann e la Gordimer, Günter Grass e García Marquéz, e poi continuate voi l’elenco. Le quinte dell’avventura erano luoghi un tempo mitici solo a nominarli, come via Andegari o Villadeati, di cui è appena stato ospite per completare un libro Richard Ford.Come ricordare Inge S. oggi? Con un salto in libreria, magari per comprare la biografia di Giangiacomo scritta da Carlo jr, Senior Service, dove lui la descrive, tra l’altro, come un misto di Audrey Hepburn e Leslie Caron.