IL CUORE NON E’ UNA PIAZZA MA UN CASTELLO
Davide era furioso. Addolorato. Deluso. Alcuni amici avevano tradito la sua fiducia. Suo padre lo ascoltò, poi gli disse: « Non essere troppo severo nel giudizio, Davide. Penso che qualche errore lo hai commesso anche tu. Il cuore non è una piazza, ma un castello. Alcuni ospiti vanno fermati all’ingresso. Qualcun altro può entrare negli atri. Altri saranno ammessi nei saloni di rappresentanza. Altri ancora saranno invitati a pranzo. Solo agli intimi è concesso di entrare nei privati appartamenti del re. Con molta parsimonia. Tu hai commesso un grossolano errore. Hai spalancato le porte del tuo castello a tutti. Indiscriminatamente. Senza prudenza. Senza discernimento. Hai regalato le tue perle anche a chi non poteva comprenderne il valore. E loro le hanno calpestate. Non per cattiveria. Ma perché le hanno confuse con le bilie. Non è opportuno raccontare tutto a tutti. Non è necessario. Non è un bene. Nella vita si procede a cerchi concentrici. Si parte dall’ esterno per arrivare al centro. Amicizia è parola sacra. Gli amici sono una grazia grande. Anche Gesù ne aveva. Ma non tutti sono destinati a essere tuoi amici. Alcuni rimarranno solo vecchi compagni di scuola. Altri colleghi di lavoro o buoni vicini. Con altri vivrai il miracolo stupendo dell’ amicizia. Solo a costoro potrai spalancare l’ animo senza il timore di ritrovare per la strada ciò che avevi rivelato nel segreto. Ti benedico Davide. Papà». Padre Maurizio Patriciello.
