IL MINISTRO BUSSETTI SI SCHIERA TRA I NO-COMPITI DURANTE LE VACANZE
“Vorrei sensibilizzare il corpo docente e le scuole ad un momento di riposo degli studenti e delle famiglie affinché vengano diminuiti i compiti durante le vacanze natalizie”, interviene cosìil ministro Bussettisull’eterna querelle‘compiti sì-compiti no’ durante le vacanze.Siano esse di Natale, di Pasqua o estive. Un tormentone che ci portiamo dietro da decenni e che divide il mondo della scuola, tra i fautori dello studio sempre e comunque e i sostenitori dei compiti a casa come pratica obsoleta che oltretutto farebbero odiare la scuola. A dire la loro, periodicamente, docenti, psicologi, pedagogisti e chiunque pensa di avere voce in capitoloin un tema che appassiona ma soprattutto divide. Il ministro annuncia una circolare poiché pensa ‘in questi giorni di festività ai ragazzi e alle famiglie che vogliono trascorrerle insieme”. E se il ministro pensa ad una semplice ‘diminuzione’, c’è un movimento, presieduto da Maurizio Parodi, dirigente scolastico di un istituto scolastico genovese,che ne sostiene la totale abolizioneattraverso una petizione che ha raccolto diverse centinaia di migliaia di firme. Del movimento “Basta compiti!”Alganews se n’è occupata diverse volte (https://www.alganews.it/…/compiti-per-le-vacanze-ce-chi-di…/) ;https://www.alganews.it/…/a-tu-per-tu-con-rita-gallo-la-ma…/) intervistando la coordinatrice nazionale della Rete Docenti e Dirigenti a compiti zero, Rita Gallo, maestra, psicologa e madre di tre figli, che da oltre 10 anni li ha banditi dalle sue classi in quanto, perfettamente in linea con la tesi del Parodi,i compiti a casa sono un ossimoro, una contraddizione in termini. I fautori dei NO-compiti intendono restituire al termine vacanza la sua originale etimologia di ‘vacantia’, da vacans (participio presente di ‘vacare’)che significa appunto essere vacuo, cioè sgombro,libero, senza occupazioni.Pertanto anche senza compiti. Che oltretutto (soprattutto nella scuola dell’obbligo) impegnano più i genitori, nella fattispecie le mamme, che i figli. Agli alunni e agli studenti la libertà di trascorrere il tempo delle vacanze come meglio credono. Con gli amici, con i nonni, in perfetto relax. Dando libero sfogo alla creatività, alla fantasia, con attività ludico-ricreative singole e di gruppo.Liberi anche di annoiarsi,emozione, questa, tutt’altro che negativa, come erroneamente si crede. Liberi di fare o di non di fare. Liberi di aprire un libro con l’intento di leggerlo o di lasciarlo chiuso sulla scrivania.Liberi di sognare,soprattutto a natale, periodo magico per antonomasia. Poi, con l’Epifania, che tutte le feste si porta via, studio, impegno, disciplina e orari prestabiliti busseranno nuovamente alla porta.E allora, niente più scuse.
