IMPRENDITRICE SI RIVOLGE ALLA ‘NDRANGHETA PER INCASSARE UN CREDITO, 5 ARRESTI IN LOMBARDIA

IMPRENDITRICE SI RIVOLGE ALLA ‘NDRANGHETA PER INCASSARE UN CREDITO,  5 ARRESTI IN LOMBARDIA

Lei è Paola Galliani, un’imprenditrice di Legnano specializziata in operazioni di ripulitura di soldi tra Italia, Moldavia e Slovenia.Nessun legame con i clan calabresi, ne’ precedentirapporti con famiglie criminali. È l’esempio migliore di donna imprenditrice nata e cresciuta al Nord.Eppure, nel momento del bisogno, sceglie volontariamente di andare alla ricerca dei servizi della ‘ndrangheta.Due anni fa, era stata infatti denunciata dalla Guardia di Finanza, per esercizio abusivo della professione di broker finanziaria.Ieri è stata arrestata, dopo la conclusione delle indagini, nell’inchiesta denominata “Linfa”.Tutto era partito qualche mese fa, da un operazione della Direzione investigativa di Milano in collaborazione con la Direzione distrettuale antimafia cheaveva portato all’arresto di diciassette persone.L’imprenditrice, ora finita ai domiciliari insieme al suo collaboratore Enrico Verità, vantava, a suo dire, un credito di circa sessantamila euro nei confronti di un altro imprenditore.Decide così di rivolgersi a Giuseppe Morabito, Massimo Ferraro e Federico Ciliberto, noti per l’appartenenza alle cosche Pesce e Bellocco di Rosarno.I Bellocco sono una potente ‘ndrina di Rosarno, una delle più potenti della ‘ndrangheta, da sempre molto attiva nel narcotraffico e nel traffico di armi, nelle estorsioni e nel controllo delle attività commerciali e imprenditoriali.A loro la Galliani, delega il compito di richiedere subito, all’imprenditore, un anticipo di almeno 7mila euro sul credito da lei vantato.Morabito si avvale inizialmente dei «suoi» metodi verbali per minacciare l’imprenditore.Ma il 20 gennaio, passa all’azione.Con un tranello, attira l’imprenditore nello studio di Galliani che, insieme a Ferraro e Ciliberto, assiste impassibile al pestaggio.Pino Morabito lo picchia senza alcuna pietà e alla fine riesce a riscuotere i 7mila euro.A Galliani, di quei soldi, restarono solo le briciole e l’imprenditore, vittima del pestaggio, non denunciò mai l’aggressione subita.“E’ stata la donna a cercare l’aiuto della ‘ndrangheta – ha spiegato il pm Cerreti -. E questo testimonia ancora di più come non esistano solo le figure degli imprenditori vittime o complici, ma c’è chi va a cercare la mafia per risolvere problemi senza rivolgersi allo Stato e ai suoi istituti”.