INSULTI DI OGNI “GENERE”

INSULTI DI OGNI “GENERE”

“Vergognati puttana di merda”. Stamattina mi sono svegliato e nelle chat di Whatsapp veneziane girava questa frase. Non sono a Venezia, all’inizio non capivo di cosa si parlasse. É uscito fuori alla fine il colpevole di un atto ignobile, ma a me forse interessa altro che linciare un ragazzino che dalle sue foto sembra quasi uno stereotipo, sempre tra maschi e con pose da macho e posizioni sul cinema radicali al limite dell’ottusitá.A me ha inquietato altro, da uomo e da addetto ai lavori.Per esempio che appena letto ciò che era successo né io, né molti altri erano sorpresi. Segno che il nostro “ambiente” é abbastanza maschilista e retrogrado – forse anche perché troppo vecchio nelle teste e/o nell’anagrafe – da poter partorire senza problemi un abominio del genere.Per esempio l’uso di puttana come insulto di genere. Probabilmente il genio avrebbe urlato frocio di merda a un regista maschio, perché in tempi di politicamente corretto e moralmente scorretto (non puoi dire negro ma puoi sparargli), l’insulto libero per tutto ciò che è femminile o percepibile come tale, è ancora invincibile.Per esempio l’incredibile mancanza di professionalità di un mondo che da anni nel post proiezione (e nel durante) fa e dice di tutto. E che permette l’accesso al mestiere a chi in altri settori non passerebbe neanche la visita di idoneità psicologica. Siamo sinceri, quando abbiamo saputo di quella frase tutti abbiamo immaginato almeno 4 o 5 nomi tra i possibili colpevoli. Troppi.Per esempio, infine, una domanda. Perché cazzo tutti e tutte coloro che ora stanno stigmatizzando chi ha detto questa frase, avendola sentita dal vivo, non hanno vivamente protestato sul posto invece che ridacchiare o subire in silenzio?Ecco, onestamente più della caccia all’idiota, mi interessa questo. Ciò che ci riguarda tutti mi inquieta molto di più di quattro parole che non dovremmo sentire mai.