LE DONNE DEMOCRATICHE SPINGONO L’ONDA BLU ALLE MIDTERN
DI MARINA VIOLARecord di candidature rosa al Congresso. E movimenti femministi in prima linea nelle campagne elettorali locali. Ora la Blue Wave spaventa anche il Gop. Come quando nel 2008 vinse Barack Obama e molti repubblicani estremisti crearono un movimento politico forte, fuori dalle righe del partito, per acquistare potere sia al Senato sia alla Casa dei rappresentanti, il movimento della sinistra radicale ha iniziato a formarsi subito dopo la vittoria alla presidenza di Donald Trump. Ricorderanno tutti le immense manifestazioni delle donne subito dopo il giuramento del presidente neoeletto in quasi tutte le grandi città americane. Molte di queste attiviste, da Brooklyn a Los Angeles, dalla Pennsylvania all’Ohio, all’Illinois, hanno mantenuto il bisogno di mantenere viva quell’energia e la voglia di organizzarsi, di rimanere unite per cercare di riprendere il potere.LA BLUE WAVE CONTRO I REPUBBLICANI ALLE MIDTERMI giornali più importanti americani, dal Washington Post al New York Times parlano della Blue Wave, l’onda blu, il colore del partito democratico, che potrebbe travolgere i repubblicani il 6 novembre, giorno in cui si vota per le Midterm. Sono soprattutto donne bianche, sulla cinquantina, laureate, sposate e spesso con figli a essere in prima linea per supportare le campagne elettorali locali, in cui molte delle candidate sono donne. Sono ancora più risolute dopo la nomina del giudice Brett Kavanaugh che, malgrado fosse accusato da tre donne di abusi sessuali, è riuscito comunque a entrare nella Corte Suprema.LE DONNE RINVIGORISCONO I DEMOCRATICII gruppi politici femminili sono nati nelle biblioteche di quartiere, durante le cene tra amici, o grazie a chiacchierate fuori dalla scuola. E adesso, dopo due anni di Trump, si sono moltiplicati a dismisura. Il movimento è diventato nazionale e ha a poco a poco aumentato la sua forza al punto da preoccupare e non poco il Gop. Questa armata sta anche cambiando il volto del Partito democratico – che non sempre le appoggia – rinvigorendolo da uno stato che può essere definito di dormiveglia. Stanno anche riuscendo a cambiarne i connotati, femminilizzandolo e finalmente ringiovanendolo. Grazie a migliaia di campagne di finanziamento locali e richieste online di piccoli contributi, i democratici hanno anche raggiunto un potere finanziario non indifferente: mentre i repubblicani sono riusciti a racimolare 172 milioni di dollari, loro hanno raccolto un gruzzoletto di ben 252 milioni, che usano per creare campagne contro i candidati avversari, quasi tutti uomini.BOOM DI CANDIDATE AL CONGRESSOLe donne candidate del Partito democratico che potrebbero facilmente vincere sono 68, e quelle che hanno una buona possibilità, ma che devono superare candidati repubblicani sono più di 45. Per fare in modo che la Camera dei rappresentanti torni in mani democratiche occorrono almeno 23 vittorie, mentre per il Senato, molto meno aperto alle donne e storicamente più conservatore, ne servono due. Il numero di donne candidate al Congresso è il più alto nella storia di questo Paese. Io oso essere un po’ ottimista, questa volta. Anche se Trump ha già raccolto più di 100 milioni di dollari per la campagna 2020, una cifra record che potrebbe spaventare molti candidati democratici. Speriamo che al Congresso si imponga il Partito democratico, ancora meglio se al femminile, e che riesca a fermare Trump. Se dovesse rimanere alla Casa Bianca fino al 2024 sarebbe un vero e proprio incubo.
