LE PAROLE DI CASALINO? CONTENGONO INFORMAZIONI PREZIOSE SULLA CONCEZIONE DELLA POLITICA DEL M5S
Le parole di Casalino contengono informazioni preziose sulla concezione della politica di M5S, soprattutto su un punto centrale: il rapporto tra il movimento ei tecnici.Nel mondo reale le strade davanti ad una sfida economica, una manovra da approvare, sarebbero due: o le risorse si recuperano in deficit oppure il governo sceglie da quali tagli si possono ricavare. Nell’era grillina no, dove non si arriva col deficit tocca ai tecnici: tirino fuori loro il coniglio. Il portavoce e il suo leader DiMaio non sono stati sfiorati dall’idea che tocchi a loro invece il compito, alla politica.Il problema è che M5S è una portentosa macchina elettorale che funziona su alcune chiavi di marketing oggi efficientissime ma non ha dirigenti in grado di governare. Soprattutto non è previsto che lo facciano. Lo schema è sempre lo stesso: delega ai tecnici subito dopo la vittoria: con leader e candidati si prendono i voti, poi del dossier di governo si occupreà qualcun altro di quelli capaci.È chiaro quindi il problema col Tesoro: lì lo schema non è ripetibile perché i tecnici non sono faccendieri al servizio del movimento ma funzionari dello stato. Senza un Marra o un Lanzalone che dalle stanze di XX settembre si precipiti a rassicurare Rocco e Di Maio che i soldi ci sono, la macchina di governo si inceppa subito sulle promesse della campagna elettorale. Che si svela per quel che è: un bluff. Il bluff di proporre una misura senza avere la più pallida idea di come finanziarla.
