L’ESPRESSO IN STATO DI AGITAZIONE

L’ESPRESSO IN STATO DI AGITAZIONE

«Oggi il management del gruppo Gedi, editore dell’Espresso, ha comunicato al comitato di redazione la volontà di applicare a tutta la redazione un contratto disolidarietà che comporterebbe un taglio del 30 per cento degli stipendi dei giornalisti, e alla chiusura di fatto del sito Internet del giornale.» [La notizia >https://goo.gl/f84LdL]Questo accade quando comanda il mercato: il giornale non genera reddito, il giornale chiude. I giornali al giorno d’oggi non generano reddito principalmente perché pochissimi sono disposti a pagare per informarsi, perché «le notizie sono disponibili gratis su internet».Siccome la maggioranza degli italiani non distingue una notizia vera e un approfondimento (che necessitano di un investimento) da una notizia falsa e da uno slogan (che non hanno un costo), il risultato è l’inevitabile aumento della velocità con cui decadiamo, come cultura, come civiltà.Questo non è molto diverso dall’aumento della domanda di lavoro, che fa sì che un operaio generico possa essere pagato, in assenza di regole, anche una o due euro l’ora, con la differenza che un pomodoro si stacca in ugual modo quale sia la mano a toccarlo, la tua o la mia.Ho una domanda, che è seria: perché l’abbassamento delle remunerazioni non tocca gli idraulici? Perché c’è carenza di idraulici? Perché un idraulico si può permettere di non essere affidabile quando dà un appuntamento, chiedere 100 euro per dieci minuti di lavoro, neppure sapere cos’è il blocchetto delle ricevute fiscali? Perché i disoccupati non si mettono in massa a fare gli idraulici?