L’UNGHERIA ESCA DALL’EUROPA. COME IL RESTO DEL GRUPPO DI VISEGRAD

Spero che il Parlamento Europeo non solo sanzioni l’Ungheria, ma raccomandi alla Commissione l’avvio della procedura prevista dai trattati per buttare fuori quel Paese dall’Unione Europea. Perché qui non si tratta della già gravissima opposizione di Orban e del suo governo alla solidarietà europea, che per lui funziona solo quando deve prendere cinque volte tanto quello che versa all’Europa: qui si tratta di uno Stato che ha ormai perso i connotati di democrazia come la intendiamo in Occidente. Con l’eliminazione di tutti i giornali non schierati col regime, con la sottomissione del potere giudiziario, con la nomina ministeriale dei docenti: niente a che fare con lo Statuto Europeo e neppure col regime democratico, basato sulla libertà di pensiero ed espressione, e sulla divisione e compensazione dei poteri. Siamo ad un bivio: da una parte quelli che evocano le “invasioni” per nascondere le repressioni delle libertà civili, dall’altra chi crede in una Europa unita nello spirito democratico. E sarebbe scandaloso che i Popolari europei, pur di difendere un loro adepto, passassero sopra ai principi che hanno ispirato e devono guidare l’Unione, che senza sarebbe un’altra cosa: una Conunitá del Carbone e dell’Acciaio che abbiamo già avuto, e che serviva a tutelare solo le merci, non le persone. Sbaglierebbero doppiamente, i Popolari, pensando di rabbonire Orban ed i suoi: fu la strategia fallimentare delle potenze di fronte ad Hitler, e si è visto come è andata a finire. Chi non rispetta la democrazia e le sue regole deve uscire dall’Unione: troverà oltre il Volga chi è pronto ad accoglierlo. Vecchie conoscenze. ( il discorso vale anche per la Polonia e la Cechia)