NEL CAOS DEL DEF, IL DILEMMA DELLA TAP. ORA SAPREMO (FORSE)
Sarà un incontro risolutivo quello di oggi tra il premier Conte e i portavoce pentastellati pugliesie i consiglieri regionali sul tema Tap?Non è semplice fare previsioni ma di certo oggi pomeriggio molti nodi verranno al pettine.Nodi irrisolti e contraddittori tra le decisioni dell’esecutivo di governo,intenzionato, parrebbe, alla prosecuzione dei lavori del gasdotto sulle coste salentinee i cinque stelle da sempre contrari all’infrastruttura.C’è da chiedersi inoltre cosa ne è stato e ne sarà delle promesse grilline fatte in campagna elettorale tutte volte allo stop definitivo delle trivellazioni per portare il gas dell’ Azerbaijan fino alle coste di San Foca.I consiglieri regionali vogliono risposte. E le vogliono subito.A chiedere chiarimenti in merito è soprattutto il sindaco di Medendugno, Marco Potì che tempo addietro consegnò al Presidente del Consiglio un dossier sull’opera affinché verificasse tutte le criticità esposte. Da allora però nessun riscontro. Solo notizie apprese dai media che darebbero per imminente la ripresa dei lavori per il gasdotto. Perché così vuolela Lega, da sempre favorevole alla mega-opera perché “serve all’Italia”in quanto abbasserebbe di circa il 10% il costo dell’energia sostenuto da famiglie e da imprese. Un tira e molla tra gli ‘alleati’ di governo, ma guai a chiamarli così, e un premier che oggi pomeriggio una risposta dovrebbe poter dare ai suoi interlocutori, seppur con grande imbarazzo. Perché, a parte le penali, i costi di abbandono, gli accordi internazionali che verrebbero meno, tutte verità inconfutabili,è la volontà della Lega che i cinque stelle non riescono a frenare, decisa com’è a ultimare l’opera che troppi rinvii ha già subito. Una decisione che parrebbe scontata, secondo una recente intervista della ministra Lezzi, che metterebbe in secondo piano i desiderata dei pentastellati, perché così vuole la Lega anche a costo di venir meno alle promesse fatte e rifatte e adesso non mantenute.A meno che Conte non dica ciò che i portavoce vorrebbero sentirsi dire. Ma forse questa è fantapolitica
