NORSEMEN, UN VERO CAPOLAVORO
DI AMLETO DE SILVASuccede di rado, ma quando succede, di beccare la serie perfetta, capisci perché succede tanto di rado. Servono tutta una serie di cose, e devono tutte concretizzarsi nello stesso momento. Prendete Norsemen (titolo originale, molto più bello, Vikingane). Per prima cosa serve una sceneggiatura a dir poco impeccabile, e arrivano questi due signori, di cui fareste bene a segnarvi i nomi, perché sono due mostri: Jon Iver Helgaker e Jonas Torgersen. Dice, ma che ci vuole a farsi venire un’idea di una serie sui vichinghi? E poi c’è già Vikings! Che sarebbe come dire a Picasso, che pitti a fare, c’è già stato: inserire nome di pittore scarso antecedente a Picasso. Poi ci vuole qualcuno che legga l’idea, magari anche qualche sceneggiatura, e sia tanto intelligente da capire che questi sono due autentici mostri e che questo qualcuno cacci i soldi e decida di farla realizzare. E siamo a due cose difficili che succedano. Poi servono degli attori bravi, in grado di capire quello che stanno recitando; chi vi scrive diffida dell’attore in quanto attore, quindi considera questa la più difficile tra le cose difficili che devono succedere perché una serie come Norsemen veda la luce. Infine, serve che un colosso come Netflix decida di distribuirla in tutto il mondo. Ora, io non so quante fossero le probabilità, e manco me ne frega più, perché ho visto tutte e dodici le puntate della serie (divise in due stagioni), e sono a dir poco entusiasta. Ho condiviso questo mio entusiasmo con un amico tanto competente quanto pignuolo ed esigente (sì, è Sergio Claudio Perroni), che mi ha risposto: “compare, qui siamo ai livelli di Fawlty Towers”, e devo dargli ragione. Non si ride sguaiatamente, in Norsemen. O meglio, lo si fa, ma solo se si è in grado, come in Fawlty Towers. Il fatto è che ogni tanto incontri delle cose oggettivamente belle, quelle che ti fanno distinguere il vero cretino dalla persona intelligente. Fawlty Towers è una di queste cose. E sono felicissimo di annunciarvi che lo è anche Norsemen. Una di quelle cose che le vedi e capisci che il fatto di degustibus che non sarebbero disputandum è spesso solo una scusa che usano i ciucci per evitare le cose belle che non riescono a capire perché sono ciucci.
