QUI E’ TUTTA UNA FAKE NEWS

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Ogni tanto sogno la tabula rasa, un mondo in cui l’economia torna ad essere quasi lo scambio di cosa contro cosa, quel che si mangia lo vedi nascere attorno a te e l’informazione ridiventa lenta e di carta, col tempo per pensare, per scambiarsi i pareri, per verificare. Oggi sentivo in tv, mi sembra nel corso del Tg1, a proposito dei reporter uccisi in 10 anni (ben 1000), l’ultimo aggiornamento sul caso del giornalista Jamal Khashoggi, ammazzato dentro l’ambasciata di Arabia in Istanbul. E nel resoconto Khashoggi veniva definito giornalista “dissidente”. Già, ma dissidente da che e da chi? Poi una sensazione di già udito: Khashoggi, Khashoggi…. e vado a sfogliare indietro il libro “Le altissime torri” di Lawrence Wright (Adelphi, ed. 2007, bellissimo) che racconta le origini del fondamentalismo islamico. Così, in capo a poco, mi trovo lo stesso Khashoggi in compagnia di Osama Bin Laden, in Arabia, poi in Afghanistan, poi nei campi di addestramento di Al-Qaeda in Sudan….a volte come cronista di guerra, altre come amico consigliere, altre ancora come mediatore. Beh, insomma, la storia del dissidente massacrato si è arricchita di parecchie sfaccettature e uno, allora, annusa anche il perché (ma chissà per quali motivi) Erdogan si sia tanto agitato. Se uno continua a cercare spunta addirittura il fantasma di Lady Diana.Vabbé, fermiamoci qui. Ma mentre il cielo viene attraversato dalle scie chimiche lasciate dalle dosi di vaccino mandate in orbita extraterrestre da chi non crede allo sbarco sulla luna, ecco che, subito dopo avere incespicato sulla Consip-sola (ci sarebbe molto da dire…), capita di scorrere con gli occhi il filmato dell’intervista a Jeroen Dijsselbloem, già presidente dell’Eurogruppo, incollata sul sito Facebook del M5S con una sorta di traduzione simultanea, che in realtà è un doppiaggio, in cui il doppiatore fa dire a Dijsselbloem quello che gli pare e non ciò che dice davvero. Ora, visto che il M5S è un partito nato in internet e che da internet riceve la sua benedizione politica (fu la piattaforma Rousseau a dare l’ok all’accordo di governo con la Lega, prima ancora di Mattarella e Parlamento) uno si chiede se tutta la faccenda non sia un immenso fake: fake Di Maio, fake Conte e fake infine anche Salvini per la legge euclidea di chi va con lo zoppo. E un po’ fake, alla fine pure noi, che di fake in fake non sappiamo più dove sia la verità