REDDITO O SCHIAVITÙ?

REDDITO O SCHIAVITÙ?

DI GUIDO OLIMPIOUn estratto dall’articolo di Antonio Polito su Corsera, riguarda come gestire reddito di cittadinanza…In Italia invece basterebbe non rifiutare tre offerte di lavoro considerate «adeguate». Il che presuppone che i nostri scassatissimi centri per l’impiego, tra l’altro pieni di precari con contratti a termine, siano in grado di presentare ai tre-quattro milioni di richiedenti qualcosa come dieci-dodici milioni di offerte di lavoro, prima che qualcuno perda il reddito di cittadinanza rifiutandole. È più probabile invece che verranno d’ora in poi rifiutati tutti i contratti di impiego part time che offrano un compenso inferiore a 780 euro, riducendo così lo stock di lavoro disponibile invece di ampliarlo. Ma ciò che è più inquietante nel sussidio pagato con una transazione digitale è la tentazione da Grande Fratello (Orwell, non Casalino) che si porta quasi inevitabilmente con sé, potenzialmente capace di trasformare lo Stato-bancomat in uno Stato Etico. Già i nostri legislatori si chiedono infatti come indirizzare le scelte per gli acquisti di chi riceverà i 780 euro. Si dovrebbero infatti spendere in consumi, non trasformare in risparmi, perché così entrano in circolo nell’economia (e d’altra parte se qualcuno se li mette sotto il cuscino vuol dire che tanto povero non era). Ma come si fa a controllare? Ci si fa mandare gli scontrini del supermercato? Servirebbe un «ufficio controllo delle vite degli altri», ma non ci sono più né la Stasi né il Kgb. Ci sarebbero Facebook e Amazon, ma non regalano i loro big data.Tracciabilità dei prodottiPoi c’è chi comincia a distinguere tra spese etiche e spese non etiche: uno scalda-biberon è ok, un televisore al plasma no. Si ipotizza dunque una specie di elenco di prodotti acquistabili nei negozi, un po’ come si fa con le liste di nozze, o come si faceva con le carte annonarie nella Cuba di Fidel. Infine si apre il grande capitolo del consumo patriottico. Sia Alberto Bagnai sia Claudio Borghi, presidenti leghisti di commissione e sovranisti tendenza autarchica, hanno ieri suggerito una tracciabilità dei prodotti acquistati con il bancomat di cittadinanza che consenta anche di stabilire se uno compra italiano o tradisce. «Se io do 100 euro a qualcuno e questo qualcuno compra una stufetta su Amazon prodotta in Corea, capite che i 100 euro si volatilizzano completamente», avverte Borghi. Quindi o stufette interamente italiane o legna da ardere. Ma se uno non può comprarsi uno smartphone dove si scarica la app per prendere il sussidio? E a parte i prodotti lattiero-caseari a chilometro zero, come potrà nutrirsi visto che perfino la Nutella, al giorno d’oggi, contiene tracce di nocciole straniere?