REVENGE PORN, BOLDRINI ACCOGLIE PETIZIONE SU CHANGE.ORG E ANNUNCIA PROPOSTA DI LEGGE BI PARTIZAN

REVENGE PORN, BOLDRINI ACCOGLIE PETIZIONE SU CHANGE.ORG E ANNUNCIA PROPOSTA DI LEGGE BI PARTIZAN

Il fenomeno del Revenge Porn – per chi non lo sapesse, il condividere con estranei foto o video osé delle/degli ex solamente perché lui o lei ti ha lasciato, che cosa ribelle, wow – è una delle forme di sadismo più crude.E se voi pensate sia il moderno equivalente del vecchio “scatta le foto del marito con l’amante e le pubblica per il paese”, bene, non lo è.Si tratta di restare letteralmente nudi di fronte al mondo, derisi da tutti per un atto che in realtà è normale e sta alla base del mondo.Negli altri continenti esistono leggi apposite, in Europa non c’è ancora una legislatura chiara che definisca le norme sulla diffusione di materiale pornografico senza consenso dell’utente ritratto (è una questione ambigua, se pensate al proliferare di video descritti come “amatoriali”: sicuri siano stati pubblicati con il consenso di ambo le parti e quindi perfettamente condivisibili oppure si tratta di revenge porn?). Ma la questione, lo sappiamo tutti, sta a monte: considerare il sesso come qualcosa di scandaloso e degno di derisione è probabilmente più scandaloso del pubblicarlo. Che consiste nella pubblicazione  – o nella minaccia di pubblicazione, anche a scopo di estorsione –  di foto o video intimi senza il consenso della persona interessata, spesso per vendetta dopo la chiusura di una relazione.L’iniziativa è una risposta concreta alla petizione lanciata la settimana scorsa da tre associazioni (‘Insieme in Rete’, ‘I sentinelli’ e ‘Bossy’) per chiedere una legge per contrastare il fenomeno del revenge porn.“Di quanto può essere esplosiva una tale miscela  – scrive Matteo Grandi inFar Web. Il lato oscuro dei social–  abbiamo già avuto un triste esempio con un caso di cronaca italiana che si è concluso con il suicidio della protagonista. La vicenda è quella diTiziana Cantone, che si è tolta la vita il 13 settembre 2016, dopo che un suo video hard era diventato virale in Rete”. La petizione, pubblicata su Change.org e introdotta da un video diSilvia Semenzin, attivista digitale, ha raggiunto il numero record di 75.000 firme. Alla petizione, rivolta al Presidente della Camera Fico, alla Presidente del Senato Casellati e a tutti i parlamentari, ha risposto per l’appunto Laura Boldrini con la promessa di una legge. Per dare forma e sostanza al successo della petizione, le tre associazioni hanno organizzato un evento questo venerdì 14 dicembre a Milano (Open, Via Montenero 6, ore 17), al quale parteciperà anche l’ex presidente della Camera, insieme aVittoria Gheno(Insieme In Rete),Luca Paladini(I Sentinelli),Irene Facheris(Bossy) eSilvia Semenzin(dell’Università di Milano). Quel giorno, oltre a spiegare perché è così importante fare una legge contro il revenge porn, verranno consegnate le firme a Boldrini.