ROBERTO FORMIGONI: LA NUOVA VITA DEL “CELESTE” DOPO I GUAI GIUDIZIARI

ROBERTO FORMIGONI: LA NUOVA VITA DEL “CELESTE” DOPO I GUAI GIUDIZIARI

Dopo i guai giudiziari, l’ex numero uno del Pirellone, Roberto Formigoni, cambia vita. Archiviata, obtorto collo, l’esperienza politica,si è reinventato consulente di alcuni gruppi imprenditoriali, sostiene “per guadagnarsi la pagnotta”. Per spostarsi, da un capo all’altro della città, udite udite, prende i mezzi pubblici, metropolitana compresa, anche nelle ore di punta.Nel tempo libero fa volontariatopresso due onlus e si occupa di formazione politica fornendo consigli a chi decide di candidarsi (gratuitamente). E’ lo stesso ex governatore a raccontarsi in alcune interviste dopo che lussi sfrenati e guai giudiziari lo hanno riportato tra i comuni mortali. L’ex presidente della regione lombardacontinua a dichiararsi innocente dopo quella condanna per corruzioneche in appello è cresciuta dai 6 anni del primo grado ai 7 e mezzo dell’appelloed è ora in attesa della Cassazione. Ultimo grado di giudizio che potrebbe addirittura aprirgli le porte del carcere, se le accuse venissero confermate. Alla condanna si è aggiunta la confisca dei beni per un valore di oltre sei milioni e mezzo e il blocco della pensione da parte della Corte dei Conti.Nessun vitalizio, per l’ex senatore:“Mi hanno condannato al rogo e alla damnatio memoriae”, ripete nelle interviste. Per i giudici però nessuna incertezza:“Corrotto e spregiudicato”, scrissero di lui tra le motivazioni di condanna,“con capacità a delinquere altissima”. Secondo i togati aveva favorito sistematicamente le due aziende leader della sanità privata milanese, causando un “danno enorme” alla sanità pubblica, prosciugando risorse regionali per oltre 70 milioni di euro e depredando le stesse aziende private. Ricevendone in cambio vantaggi e favori di ogni genere.Accuse che rigetta Formigoni, oggi come allora,noto alle cronache per il look stravagante e per lo stile di vita da nababbo. Le vacanze a cinque stelle, i viaggi da mille e una notte in Sud Africa e in Croazia, il noleggio di aerei privati ed elicotteri per recarsi ad Olbia, in Valtellina e a Saint Moritz, le cene di lusso e il denaro ricevuto in cambio di favori, hanno fatto da contorno alle accuse nelle aule dei tribunali. Soprannominato il “Celeste” per quell’aria un po’ così che lo caratterizza, altezzoso, sofisticato, quasi divino… celeste, appunto. Soprannome che gli calza a pennello, sostengono quanti lo conoscono così come gli imitatori che si divertono a fargli il verso.Nato a Lecco 71 anni orsono, dopo la laurea in filosofia si reca a Parigi per studiare Economia Politica all’Università Sorbona. In quegli stessi anni conosce don Luigi Giussani e comincia per il giovane Formigoni la sua formazione religiosa: prima si iscrive a Gioventù Studentesca, movimento cristiano cattolico, in seguito fa parte di Comunione e Liberazione (il movimento fondato da Don Giussani), diventando, nel 1970, “Memores Domini” all’età di ventitré anni. Sempre in quegli anni comincia anche la sua militanza politica, prima nella Democrazia Cristiana, fondando poi il Movimento Popolare, di cui sarà presidente sino al 1987.La sua scalata politica comincia con l’elezione al Parlamento Europeonel 1984 ma è nel 1987 che viene eletto, sempre per la Dc, deputato alla Camera. Nel 1994, dopo lo scandalo di Tangentopoli, la DC si trasforma in PPI (Partito Polare Italiano), partito al quale aderisce per poi seguire Buttiglione quando fonda il Cdu (Cristiani Democratici Uniti). Una breve alleanza tra i due. Formigoni nel 1995 viene eletto Presidente della regione Lombardia, dopo gli accordi stipulati con Forza Italia, lascia il Cdu, fonda il Cdl e confluisce nel partito di Berlusconi.Al 1° mandato ne segue un secondo ed un terzo come governatore.Nel 2006, in occasione delle elezioni politiche viene eletto senatore in area Forza Italia ma abbandona la carica dopo tre mesi scegliendo di dedicarsi completamente alla Regione. Nel 2010 conquista il 4° mandato per la Regione Lombardia, una candidatura che verrà contestata per presunte irregolarità che il tribunale milanese però non riconosce.Politico di lungo corso, diversi i cambi di casacca. Dal Cdu a Forza Italia, dal PdL (sempre di Berlusconi) al NdD di Alfano, il Celeste è salito agli onori della cronaca oltre che per i numerosi guai giudiziari anche per le posizioni prese contro la pillola RU486, definita una non medicina che “non aiuta la vita ma la stronca sul nascere”, e contro la sentenza della Corte d’Appello che permetteva di interrompere l’alimentazione forzata di Eluana Englaro. Vacanze di lusso e vita da nababbo, oggi sono un ricordo per il Celeste. Atterrato tra i comuni mortali e come loro costretto a guadagnarsi la pagnotta.Con lo spettro del carcere dietro l’angolo.