SALVINI PROVA AD INCANTARE ANCHE I SARDI. MA LA SARDEGNA MERITA DI PIÙ DELLE FALSE PROMESSE
E ora Salvini punta alla Regione Sardegna, cavalcando alcuni aspetti, considerati da sempre i desiderata dei sardi:1) la continuità territoriale(cioè fornireai residenti/nativi le stesse opportunità di movimento che hanno le altre regioni del continente, intensificando i voli aerei per finalità di lavoro, di studio, di salute e di ricongiungimento familiare, con tariffe agevolate e infrastrutture collegate);2) Isola Zona Franca(un diritto già riconosciuto sia a livello nazionale che europeo ma da sempre disapplicato);3) la sanità“una delle prime cose a cui metteremo mano se vinceremo le elezioni”, promette l’attuale ministro dell’Interno, per il quale la Sardegna“rappresenta una sfida affascinante”.In una lunga intervista rilasciata a L’Unione Sarda,Salvini si sofferma sul recente dramma vissuto dai sardidopo l’ondata di maltempo che è costata la vita ad una giovane mamma. “E’ evidentemente che c’è un’incuria decennale perché non è normale che crollino ponti o anneghino mamme”, commenta. Poi parla di investimenti per la gestione del territorio che dovrebbero essere contemplati nella manovra di prossima attuazione e del fatto che con Paolo Savona “un ministro sardo al posto giusto”, così lo definisce, stiano pensando a come risolvere lo spinoso problema della (mancata) continuità territoriale tra l’isola e il resto d’Italia.Gli isolani saranno chiamati alle urne per le regionali all’inizio del prossimo anno, in data ancora da stabilirsi ma nel periodo tra il 20 gennaio e il 24 febbraio.La vera spina nel fianco per i sardi è peròla mancanza di lavoro.Un’isola a rischio spopolamento, i giovani, appena possono, oltrepassano i confini e vanno all’estero in cerca di opportunità. Per sognare un futuro, una vita vivibile. Un’isola sempre più in balia di se stessa, dove anche curarsi diventa un miraggio e troppi sono gli anziani che vivono l’ultimo scorcio di vita affidandosi al destino.Un’isola che potrebbe vivere alla grande sfruttando gli immensi tesori che la natura le ha donatoma che a causa di politiche sbagliate, arruffone, non sfrutta o sfrutta molto male.Un’isola che ha davanti alcuni mesi per riflettere. Per eleggere i suoi rappresentati.Per sperare in politiche lungimiranti, che non guardino all’immediato.Che non guardino alla pancia.E alle promesse facili.Un’isola che ha imparato, a sue spese, a diffidare sempre di tutti e di tutto, perché ora dovrebbe fidarsi di chi da sempre mette prima il Nord e tutto il resto chi se ne frega? Non può, non deve.L’isola dei#quattromori,del sole, del mare cristallino, del cielo trapuntato di stelle, dei sogni sospinti dal maestrale, della natura incontaminata, merita altro.Merita di più. Molto di più.E decisamente di meglio
