SI’ AL REDDITO DI CITTADINANZA UNIVERSALE

SI’ AL REDDITO DI CITTADINANZA UNIVERSALE

Premessa: si può essere favorevoli al reddito di cittadinanza universale e incondizionato, come forma di risarcimento per i profitti che il capitalismo fa anchesolo a guardarci respirare.Io personalmente lo sono. Se invece si costruisce un incomprensibile ibrido fra uno strumento di lotta alla povertà e uno di inserimento al lavoro, si combina facilmente un disastro.Ed è quello che stanno facendo. In particolare, vorrei soffermarmi sul fatto che il reddito sarà erogato solo a persone disoccupate e sole o famiglie sotto la soglia di povertà, escludendo di fatto a prescindere donne sposate e giovani senza lavoro. Niente di male se si trattasse di dare una mano ad arrivare a fine mese, ma qui si parla anche di incrociare domanda e offerta di lavoro. Quindi: pare che si abbia diritto a prendere il reddito di cittadinanza a vita, salvo che si rifiuti un lavoro che sia vicino a casa, full time, con contratto almeno trimestrale e pagato dignitosamente. Qualora invece si sia semplicemente disoccupati, va bene anche un lavoro di 10 ore a settimana pagato a voucher e non si ha diritto a nulla. Il risultato sarà che il figlio di una coppia di operai continuerà a rimanere disoccupato o a lavorare in condizioni di ipersfruttamento, mentre chi è povero resterà tale con il reddito di cittadinanza, in attesa virtuale di un lavoro che non esiste. Capite che così non può funzionare?