TONINELLI, A24-A25: “ALCUNI PILONI SONO IN CONDIZIONI ALLARMANTI”
Durante l’assemblea ANCE (Assemblea Nazionale dei Costruttori Edili), il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli è intervenuto con parole allarmanti circa la situazione delle autostrade A24 e A25, che uniscono Lazio e Abruzzo. “Alcuni piloni, che ho potuto visionare con i miei occhi qualche giorno fa, sono in condizioni così degradate da risultare allarmanti”. C’è preoccupazione nelle parole del ministro, che propone soluzioni immediate: “Useremo, e già lo stiamo facendo, strumenti di alta tecnologia per i monitoraggi, quali sensori o droni, avvalendoci anche del sostegno di eccellenze nazionali in questo campo. A fare le ispezioni saranno tanti giovani ingegneri, che grazie alle assunzioni disposte dal decreto Genova finalmente torneranno a lavorare all’interno del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e gli ridaranno quel ruolo che avrebbe dovuto avere anche negli anni passati”.Il 16 agosto di quest’anno, in un’intervista rilasciata ad Abruzzo Web Tv, il vicepresidente della Strada dei Parchi (azienda che ha in concessione la gestione del tratto autostradale A24-A25) Mauro Fabris sottolineava: “Se le autostrade A24 e A25 fossero pericolose, non sarebbero aperte. C’è in gioco la responsabilità del concessionario, e del governo che vigila. C’è un costante monitoraggio, anche straordinario vista la sismicità dell’area, in particolare su tutti i viadotti”. Aveva poi dichiarato al TgR: “Le autostrade A24 e A25 sono in sicurezza per quanto riguarda il presente, ma siamo preoccupati per il futuro. La situazione di un’autostrada che corre in territorio montuoso e ad alto rischio sismico, con 344 viadotti e 51 gallerie, è molto diversa dalle altre autostrade. Attualmente è sicura per tre ragioni: innanzitutto perché dopo i terremoti dell’Italia centrale manteniamo un programma di monitoraggio costante e dettagliato per un’infrastruttura strategica e, anche dopo l’ultima recente scossa in Molise, abbiamo già effettuato tutti gli accertamenti previsti”.Pare che il futuro di cui parlava Fabris sia però arrivato: è il momento di agire, per evitare di trovarsi poi a piangere sul latte versato.
