COMPAGNI DI PARCHEGGIO

Dio! Ogni tanto una botta di culo!Non era facile trovare un posto in quel parcheggio a ridosso del centro ed io lo avevo trovato subito e proprio davanti al parcometro. Ho messo due monete da cinquanta centesimi e mi sono avviato verso lo studio dell’avvocato. Quello stramaledetto avviso di garanzia mi faceva star male, a volte non mi faceva dormire.Non era nulla di grave, mi ha detto l’avvocato, forse si poteva chiedere anche l’archiviazione. Non avevo in tasca una lira, fra qualche giorno sarei passato. Speriamo che quello che mi aveva chiesto fosse per la parcella intera e non solo un anticipo.Sono tornato alla macchina avanti del previsto,C’era un anziano davanti al parcometro. Forse non era anziano, forse aveva più o meno la mia età, non mi ricordo mai che sono anziano anch’io. Armeggiava e leggeva, cercava di leggere, di capire, ma si vedeva da lontano che era in difficoltà.– Aspetti- gli ho detto – non metta le monete –– Gli basta fino alle quattro e un quarto? –– Si, mia nipotina esce da scuola alle quattro –Gli ho dato il mio biglietto.Non avevo mai visto un sorriso così grande dietro le rughe di una vita vissuta, si indovinava, non tanto gratificante, non avevo mai visto degli occhi così lucidi dietro spesse lenti di miope. Non avevo mai sentito un grazie così appena sussurrato e rotto dalla commozione. E tutto per trenta o quaranta centesimi di sosta.Mi sono sentito bene, bene davvero. In culo l’avviso di garanzia.