SAREBBERO 2700 LE PERSONE UCCISE DAL MOSSAD

SAREBBERO 2700 LE PERSONE UCCISE DAL MOSSAD

Vale la pena segnalare una notizia rilanciata dal giornale israeliano Haaretz. Secondo una fonte che i colleghi del quotidiano di Tel Aviv ritengono credibile, Mohammed Dahlan, in passato capo della sicurezza palestinese, uomo sostenuto dalla Cia e spesso dagli stessi servizi segreti di Tel Aviv e “candidato” a sostituire Mahmud Abbas alla guida dell’Autorità palestinese, si sarebbe messo a fare da tramite per assassini mirati – una specialità del Mossad – in giro per il Medio Oriente. La start-up nation come Netanyahu continua a definire Israele, è anche all’avanguardia nell’industria dell’eliminazione fisica dei suoi nemici. Ronen Bergman, noto e stimato giornalista israeliano, ha da poco pubblicato un libro in cui sostiene che sono state almeno 2700 le persone eliminate dal Mossad. Nemici d’Israele o, come ho raccontato anche io in “Mossad base Italia” (ed.il Saggiatore), nemici degli amici d’Israele. Qui l’intreccio è più complesso. Dahlan avrebbe assoldato una società fondata e gestita da un israeliano-ungherese esperto nella materia, di grande attualità oggi, di “anti-terrorismo” – termine vago e comodo – per eliminare alcuni nemici degli Emirati arabi in Yemen. Gli “operatori” sarebbero soprattutto mercenari americani. Un giro, si direbbe, contorto ma che sembra convincere non soltanto i giornalisti israeliani esperti. Uno dei quali – sicuramente sempre cauto – ha addirittura pensato – “temuto” – che forse nell’uccisione del saudita Khashoggi potessero essere implicati “specialisti” del suo paese.