ITALIA ISOLATA. DRAGHI HA PARLATO, MOSCOVICI PURE

ITALIA ISOLATA. DRAGHI HA PARLATO, MOSCOVICI PURE

Come funziona la comunicazione politica nel mondo in cui viviamo:se a me mostrano un video della durata di 10 secondi in cui si vede un pedone A che aggredisce a ombrellate un pedone B inerme, e poi si chiede l’opinione di el pueblo unido, nel 99% dei casi si ottiene una risposta di sana indignazione, di vibrante protesta e di sdegno. L’1% chiederà ragguagli in merito e porrà la domanda decisiva: “prima di quei dieci secondi c’erano per caso altri 10 secondi che non mi sono stati mostrati?”. E magari, a un certo punto, spunterà il video per intero che mostrerà il pedone B che prende a coltellate il pedone A, il quale schiva i fendenti, lo disarma e riesce a prendere l’ombrello e picchiare il pedone B. Quindi il Senso è esattamente opposto. Il pedone A stava reagendo a un’aggressione inattesa.Questa storiella serve come premessa per commentare l’uscita odierna del commissario Ue Moscovici sull’Italia che sta indignando tanto gli italiani.C’è un importante retroscena, il quale -se ignorato, come è stato fatto- non consente di comprendere la realtà politica attuale.Ed è il seguente:Il 31 luglio 2018, il ministro per gli affari europei, l’esimio Prof. Savona, si è recato in visita ufficiale e formale a Francoforte, nella sede della Bce dove ha incontrato il presidente Mario Draghi. Il 2 agosto era di ritorno a Roma.Se l’Italia fosse un paese democratico normale, si sarebbe verificata la seguente situazione: le opposizioni, al mattino presto del 3 agosto, si sarebbero presentate alla camera pretendendo l’applicazione del question time sulla base di legittima interrogazione parlamentare, chiedendo al prof. Savona, in quanto esponente del governo, di venire riferire, in diretta televisiva, la qualità e la sostanza di quel colloquio, fondamentale per la vita dei 60 milioni di italiani. Ripeto, a scanso di equivoci: “fondamentale”. Poichè Forza Italia non fa opposizione perchè di fatto appoggia il governo fingendo di essere contro, il PD è un morto che parla e non è in grado neppure di balbettare, Leu non esiste e Fratelli d’Italia sostiene il governo, non è accaduto nulla. A questo bisogna aggiungere l’intera classe professionale mediatica composta da persone che hanno dimostrato di essere (a scelta) incompetenti o distratte o disinteressate o complici o deferenti, è andata a finire che a nessun italiano è stato riferito l’esito del colloquio.Andando a spulciare tra le righe di diversi siti e testate attendibili (Bloomberg, the Guardian, Wall Street Journal, The Economist, ecc.) si è venuto a sapere che tale colloquio avrebbe registrato due fasi; la prima, molto aggressiva da parte di Savona (minacce di esecuzione del piano B, ecc.) la seconda, invece, una volta che Draghi ha risposto per le rime, cauta e mendicante, dotata di una precisa richiesta perentoria che si mormora fosse la seguente: poichè era in calendario la conferenza stampa di Draghi in data 13 settembre 2018 nel corso della quale avrebbe confermato che dal 1 ottobre il quantitative easing sarebbe stato dimezzato oppure no, e infine abolito “definitivamente” il 31 dicembre del 2018, l’Italia ha chiesto di prolungare tale procedura fino al 31 dicembre del 2019. La risposta di Draghi -così almeno si fa intendere- sembrerebbe sia stata cauta, della serie: vedremo da qui al 13 settembre che cosa accade.Nei successivi 45 giorni gli attuali ministri hanno straparlato ogni giorno aggredendo, insultando e minacciando Draghi e la Ue senza rendersi conto di ciò che stavano facendo.E così oggi, alle ore 14.30, Draghi ha parlato.Ha confermato ciò che aveva detto a primavera, aggiungendo due frasi fondamentali “non è compito della Bce sostenere il debito pubblico sovrano dei singoli paesi” ed era rivolta a tutti coloro che volevano l’estensione del programma (noi, più che altri) e l’altra, riferita all’Italia: “Molti ministri italiani, quest’estate hanno parlato troppo e troppo a sproposito danneggiando soprattutto il proprio paese” senza aggiungere nient’altro.Se a questo aggiungiamo le improvvide e perentorie uscite di ministri chiave che nelle ultime 48 ore hanno sostenuto ipotesi altamente conflittuali e antagoniste nei riguardi della Ue e della Bce, allora si può comprendere ciò che è accaduto.Ma soprattutto, perchè è accaduto.Si paga il prezzo della continua propaganda elettorale governativa.Se fossero stati zitti avrebbero avuto molti ma molti meno mipiace, ma forse (dico: forse) avremmo ottenuto oggi un risultato migliore.E così siamo finiti isolati.In termini pratici significa che dal 1 ottobre 2018 saranno gli investitori internazionali e i nostri creditori globali a decidere la nostra sorte.Quando si va in giro per il mondo a mordere la mano che ti nutre pur di avere una videata, non puoi poi lamentarti se il donatore ritrae la mano e tu rimani a digiuno.Buona fortuna a tutti noi.