LA LOTTA AL GIOCO D’AZZARDO PARTE DA CAPRI

LA LOTTA AL GIOCO D’AZZARDO PARTE DA CAPRI

Il gioco d’azzardo legalizzato, nel nostro paese, crea un giro d’affari stimato in circa 15 miliardi di euro all’anno. A dividersi compensi da capogiro, grazie alle concessioni, varie società: Snai, Sisal, Lottomatica, Intralot.Nelle casse dello Stato, in tasse, solo lo scorso anno, circa 4,8 miliardi di euro, una cifra considerevole e di certo non sgradita in tempi di crisi, ma a quale prezzo?Sempre più persone, in maggioranza giovani, si ritrovano a dover fare i conti con la ludopatia, malattia causata dalla dipendenza da gioco d’azzardo.Un soggetto affetto da ludopatia, non riesce a smettere di giocare, arrivando a sconvolgersi la vita, ad isolarsi totalmente da tutto quello che lo circonda, a perdere ogni interesse se non per il gioco, e, per poter continuare a giocare, non disdegna ad indebitarsi, oltre ogni possibilità fino ad arrivare in casi estremi al suicidio.Nonostante il numero sempre crescente di ‘malati’ in Italia, ogni giorno, sul territorio nazionale si aprono nuove sale da gioco e scommesse. Basta entrare in un bar, in un circolo, in un pub, che nemmeno troppo celate alla vista, troviamo innumerevoli slot machine, vere e proprie macchinette mangiasoldi, che fanno da esca. Ormai, nel nostro paese, abbiamo una slot per ogni 145 abitanti, deteniamo il triste primato in Europa.E mentre ancora poco o nulla si riesce a fare a livello nazionale, una forte segnale arriva da Capri.Dopo Anacapri, che già anni fa attraverso un referendum popolare, era stato uno dei primi Comuni Italiani a schierarsi contro le slot ed i video poker, in questi giorni, anche il Comune di Capri ha approvato un regolamento che dispone il divieto assoluto di installare macchinette che prevedono vincite in denaro entro 500 metri da scuole, luoghi di culto, palestre, centri balneari, sportelli bancomat ed uffici pubblici. Praticamente, su tutto il territorio non sarà possibile installare nuove slot machine e gli esercizi che ne hanno, devono disinstallarle entro novanta giorni.“ Non ci illudiamo di risolvere con questo provvedimento il problema ludopatia” dice il vicesindaco di Capri Roberto Bozzaotre, “ ma certamente è un primo importante passo”.