CHIESA BLINDATA A TRENTO. FUGATTI E IL PROBLEMA DEI MENDICANTI
Che l’elemosina e i mendicanti fuori dalle nostre parrocchie siano all’ordine del giorno non è mai stata una novità. Questo accade perché i luoghi di culto dovrebbero essere i primi a supportare la carità e i bisognosi di aiuto. Ma a quanto pare il neo-eletto presidente della Provincia autonoma, il leghista Maurizio Fugatti ha deciso da porre rimedio a questa fastidiosa pratica. Eletto solo pochi mesi fa, si è accorto che la chiesa di Santa Maria Maggiore, il più importante luogo di culto del capoluogo del Trentino Alto-Adige, era stata organizzata da qualche mese con apertura a fasce orarie. Il provvedimento per limitare le ore d’entrata dei visitatori e dei fedeli nasceva proprio dall’esigenza di combattere i tentativi di furto all’interno della chiesa e di elemosina. Ma in tal caso erano stati i volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri in pensione a garantire la presenza all’interno per tutelare e sorvegliare la struttura.Questo però non è sembrato bastare e quando si è toccato il fondo e un uomo è stato sorpreso a orinare su uno dei muri della chiesa, il Presidente si è sentito in dovere di agire.E a partire da questi disagi ha deciso non solo di ricercare per “arrestare” il trasgressore, ma anche di porre rimedio alle violazioni indecenti.La decisione primaria è stata presa dalla giunta che provvederà a emanare un bando per “la tutela e il presidio dei luoghi di culto” e solo in quel momento si sapranno le misure di sicurezza che Fugatti intende attuare. A seguito di ciò verrà infatti organizzata una vigilanza di guardie giurate armate che al momento delle ore di funzione, sarà all’ingresso della Chiesa per garantire sicurezza e tranquillità durante le ore con più affluenza. Ma il provvedimento non risulta semplicemente insolito, con il principale intento di impedire ai mendicanti di disturbate con insistenza i fedeli, ma anche dispendioso visto i fondi necessari per la sua attuazione: 50mila euro. E come se non bastasse, pare che la decisione sia arrivata a sorpresa anche al parroco che ha dichiarato di non essere stato nemmeno avvertito nonostante ci fosse stato già l’assenso dell’arcivescovo Lauro Tisi.
