PICCOLO AGGIORNAMENTO SUL PROCESSO AL CHAPO

Lunedì mattina al tribunale di Brooklyn è iniziata la selezione di 12 giurati, più sei di riserva. Meccanismo delicato perla necessità di fornire garanzie di sicurezza adeguate. Infatti resteranno anonimi per la durata del processo.La sceltaDavanti al giudice si sono presentati i primi 45 potenziali giurati e 17 sono stati mandati a casa in quanto ritenuti non idonei. Tra gli esclusi c’è chi aveva troppa paura o rischiava serie ripercussioni economiche sulla sua attività. Dopo qualche discussione è rimasto tra gli “aspiranti” un uomo la cui professione è fare il sosia di Michael Jackson (decideranno più avanti se ammetterlo definitivamente).Durante l’esame le persone hanno dovuto rispondere anche ad un questionario dove gli è stato chiesto cosa pensassero della marijuana e se avessero mai sentito parlare de El Chapo. Uno di loro, suscitando la curiosità divertita dei legali, ha affermato: è il nome del panino che vendono nella gastronomia che frequento. Una donna, invece, è stata bocciata perché ha ammesso di aver «conosciuto» Guzman attraverso la serie trasmessa da Netflix. I selezionati saranno impegnati per circa quattro mesi – ma è solo una previsione – e riceveranno una paga giornaliera di 40 dollari. Il tutto si è svolto alla presenza del «padrino» messicano, seduto a pochi metri da loro. Secondo il pool di giornalisti nessuno ha mai incrociato lo sguardo con il trafficante e lui non ha mostrato emozioni particolari.