“LA GOVERNANTE” DI VITALIANO BRANCATI

Ieri sera sono stato a teatro, mi capita sempre più di rado perché semprepiù spesso capita che in sala mi annoi e finisca con il chiedere conforto al cellulare. La comicità non mi fa più ridere e la cosiddetta prosa la detesto perche’ si avvale il più delle volte di personaggi televisivi che recitano da cani. Ieri sera sono uscito dal teatro con un senso di appagamento che non provavo da tempo. Sono andato a vedere LA GOVERNANTE di Vitaliano Brancati, messo in scena al teatro del Genovesi dalla compagnia dell’Eclissi, per la regia di Marcello Andria. Un testo difficile, eretico e atipico lo definisce nelle note di regia lo stesso Andria, che quando fu scritto, negli anni ‘50, incorse nelle forbici della censura e fu messo al bando. Il tema dell’omosessualità, all’epoca tabù, viene affrontato nella messinscena con mano leggera, appena sfiorato, come pretesto per una più generale denuncia dell’ipocrisia familiare e sociale e della “doppia morale”. Erano quelli gli anni dei censori d’attacco, come Oscar Luigi Scalfaro, che schiaffeggiò pubblicamente una signora colpevole di avere un vestito troppo scollato. La forza dirompente di Brancati sta nel rappresentare un altro, ambiguo e trasgressivo, incarnato nella Governante Caterina Leher, in perfetta antitesi con il perbenismo dominante e la morale cattolica. Il metronomo che scandisce i tempi teatrali è stato perfetto, bravi tutti gli interpreti, con in testa Enzo Tota e Marianna Esposito, credibili nei loro rispettivi ruoli. Ma anche la coppia formata da Marco De Simone e Marika De Vita esprime molto bene la noia borghese incline al tradimento. E poi c’è l’oscuro oggetto del desiderio, Jana, interpretata con innocenza e perversione da Annalaura Mauriello. Ottima la scelta di non interrompere il ritmo narrativo con l’intervallo: un’ora e 35 minuti di rappresentazione filano via che è una bellezza. Non c’è da meravigliarsi se questa messinscena mieta consensi e riconoscimenti nei festival nazionali di teatro. Per chi non l’abbia ancora visto, si replica anche domenica 9 dicembre alle ore 19.