DALL’ITALIA AL BRASILE LA FINE DELLE IDEOLOGIE

Le ideologie non esistono più. Esistono le ideologie implicite. Quelle di una volta, esplicite, chiare, con un pensiero organizzato, non ci sono più. O meglio non sono più un riferimento per le scelte politiche dei popoli e dei partiti. Così accade in Italia, così accade in gran parte dei Paesi, non solo d’Europa, che abbiano una cultura politica, per non parlare di quelli che una cultura politica non l’hanno mai avuta. In Italia ha trionfato il Movimento 5 stelle: inutile chiedersi se sia di sinistra o di destra, non è nessuna delle due cose. La Lega? Di destra, ma priva di un’ideologia in quanto tale: quindi definibile di destra solo perché chiaramente non è di sinistra. Guardate cosa sta succedendo in Brasile, dove al secondo turno delle elezioni presidenziali il candidato avviato a una vittoria ormai quasi certa è un personaggio avulso da qualsiasi pensiero sistematico, un ex militare che vola sull’onda delle dichiarazioni più politicamente scorrette: gli Indios? i poveri? i gay? le foreste amazzoniche? il riscaldamento della Terra? ma che vogliono? hanno rotto le scatole, hanno avuto già troppo. Questo il tenore delle argomentazioni di Jair Bolsonaro, una specie di Trump brasiliano con contaminazioni di Rodrigo Duterte, il presidente pistolero delle Filippine. Le folle osannano Bolsonaro. Lo festeggiano con scene isteriche di gioia. Al primo turno ha ricevuto il 46,1% dei voti, contro il candidato “ideologico” della sinistra, Fernando Haddad, del Partito dei Lavoratori, che dopo 15 anni di governo di sinistra (due mandati di Lula e poi uno di Dilma) ha incassato un magro 26%. Il ballottaggio si terrà il 28 Ottobre. Viviamo nell’epoca delle ideologie sepolte, o meglio implicite, nel senso che sono prive di argomentazione e di esplicitazione. Si manifestano e si estrinsecano negli atti, ma non hanno alcun tipo di elaborazione o sistemazione razionale. Poi verrà un tempo – tra cinque anni o dieci o venti, chissà – in cui si tornerà a guardare alla bussola delle ideologie. Per ora, navighiamo tutti senza bussola e non sappiamo dove ci porteranno le correnti. A questo dobbiamo adattarci, per sopravvivere ai tempi.