A ROY PACI E WILLIE PEYOTE IL PREMIO AMNESTY PER LA CANZONE SUI DIRITTI UMANI

A ROY PACI E WILLIE PEYOTE IL PREMIO AMNESTY PER LA CANZONE SUI DIRITTI UMANI

Io non ho mai visto differenze  / c’è chi dà, c’è chi prende / Ciò che dai ti ritorna sempre / Io non ho mai visto differenze / Tutti aspettano un salvagente / Ripetono “Qua non si salva niente” È un passo di “Salvagente”, il brano di Roy Paci & Aretuska con il rapper Willie Peyote, che si è aggiudicato il Premio Amnesty International Italia, istituito fin dal 2003 da Amnesty Italia e dal festival Voci per la Libertà. “Salvagente” è stato ritenuto miglior brano sui diritti umani del 2018 nella sezione big. Felicissimo del riconoscimento Roy Paci. «Sono molto emozionato di ricevere questo premio» dice. «E’ come fosse il coronamento di una missione che ho condotto negli ultimi 20 anni, a fianco di Amnesty International. Non potrei mai immaginare una separazione tra la mia vita di musicista e ciò che accade intorno a noi, le due cose sono inscindibili». Una soddisfazione importante anche per Willie Peyote: «Per me è un grande traguardo e un grande onore» è il suo commento. « Da sempre tento di fare musica che possa smuovere anche di pochi millimetri le coscienze e spingere le persone a farsi una domanda in più. Questo premio mi dà la forza di continuare più determinato di prima». “Salvagente” ha battuto sul filo di lana brani di artisti come Carmen Consoli con “Uomini topo”, Ghali con “Cara Italia”, Patrizia Laquidara con “Il cigno (the great Woman)”, Ermal Meta e Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”, Francesca Michielin con “Bolivia”, i Punkreas con “U-soli”, i Radiodervish con “Nuovi schiavi”, Salmo con “90 min”, i Subsonica con “Punto critico”. La premiazione si terrà il 21 luglio a Rosolina Mare, nella serata finale della ventiduesima edizione del festival che si aprirà il 18 dando spazio anche alle finali della sezione emergenti del Premio Amnesty, il cui bando rimane aperto fino al 6 maggio. Sul sito www.vociperlaliberta.it è intanto in corso il voto del pubblico per il premio Web Social, che permetterà al vincitore di partecipare alle finali di luglio. In lizza i primi 60 iscritti al concorso, che potranno essere votati fino al 10 aprile. «L’impegno di Roy Paci in favore dei diritti umani ha accompagnato, addirittura preceduto, il nostro festival» dice Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia. «Un impegno che è stato ed è costante, coerente e generoso. Il riconoscimento di quest’anno è dunque una sorta di “premio alla carriera”, ma non di quelli che si danno alla fine di un percorso artistico, perché la sua è in pieno, fulgido svolgimento. Prova ne è “Salvagente” che, con la preziosa collaborazione di Willie Peyote, restituisce al mondo in cui deve stare la parola “differenza”. Una parola che, come molte altre, oggi è indebitamente collegata alla divisione, alla discriminazione e all’odio». Roy Paci e Willie Peyote vanno ad aggiungersi, nell’albo d’oro del premio, ad artisti come Daniele Silvestri, vincitore della prima edizione nel 2003 con “Il mio nemico”, Ivano Fossati con “Pane e coraggio”, i Subsonica con “Canenero”, Simone Cristicchi con “Genova brucia” e Brunori Sas, trionfatore lo scorso anno con “L’uomo nero”. A scegliere il brano vincitore tra le dieci nomination è stata una giuria di giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, studiosi, rappresentanti di festival, referenti di Amnesty e di Voci per la Libertà.