AL VIA L’ECOTASSA 2019. TUTTE LE NOVITÀ

AL VIA L’ECOTASSA 2019. TUTTE LE NOVITÀ

E’ in arrivo oggi l’ecotassa auto 2019.Per mezzo della norma stabilita, introdotta con il decreto fiscale congiunto alla legge di Bilancio è previsto un contributo da pagare chiamato “malus” con una forbice che va da 1.100 a 2.500 euro in base all’emissione di Co2 rilasciata nell’atmosfera dall’autovettura.Il pagamento dell’ecotassa 2019 è stabilito da quanta anidride carbonica emette l’automobile. Le polveri sottili sono il principale problema per l’inquinamento e in base a queste nelle città scattano i blocchi alla circolazione.L’ecotassa non si pagherà sulle utilitarie ma solo sulle auto di grossa cilindrata.Il valore massimo consentito dalla nuova norma vale solo per le nuove immatricolazioni ed esenta km zero e usato, è pari a 160 grammi di Co2. Più alto è il valore e più scatta il tributo da pagare. I costi sono: – 1.100 euro fino ai 175 grammi di Co2– 1.600 euro dai 176 ai 200 grammi di Co2– 2.000 euro dai 201 ai 250 grammi di Co2– 2.500 euro al di sopra dei valori precedenti. Sono arrivate immediatamente le proteste e le denunce di associazioni di categoria, quale Unrae, Federauto e Anfia. In una nota congiunta viene scritto: “Le case costruttrici e i rivenditori non conoscono ancora le modalità operative per attuare la misura. In merito all’applicazione del malus. Qualche giorno fa l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la risoluzione che istituisce solamente il codice tributo da utilizzare per il pagamento dell’imposta, senza fornire ulteriori precisazioni né chiarire i termini per effettuare il pagamento”. Mentre per il bonus, che riguarda i veicoli elettrici e ibridi,i chiarimenti sono arrivati solo ieri sera. Le tre associazioni hanno aggiunto che: “ancora non è arrivato il decreto interministeriale di attuazione e non c’è visione della piattaforma online per richiedere gli incentivi”.Anche il presidente di Federmeccanica, Alberto Dal Poz non è d’accordo e dice: “ci facciamo del male. E’ una fastidiosa tassa, che agevola le vetture fatte in Cina o negli Stati Uniti e penalizza quelle fatte in Italia. Puntare solo sulle agevolazioni alla mobilità elettrica, quando le batterie non sono fatte in Europa e solo una piccolissima parte è prodotta in Europa, non significa fare il bene dell’industria italiana ed europea”. La risoluzione 32/E, con cui l’agenzia delle Entrate ha dato le prime indicazioni ufficiali su ecobonus ed ecomalus, non crea equivoci su un punto: il bonus non si può ancora prenotare, l’ecotassa va invece pagata subito. Bisogna fare attenzione a consultare online l’elenco delle auto colpite dall’ecotassa. Tutto questo ha fatto si che vari costruttori hanno deciso che una serie di modelli a rischio tassa, sono stati nuovamente omologati. Una strategia di gamma proprio per allinerasi al cambiamento in corso. Si consiglia di verificare da ogni casa automobilistica, quali siano le autovetture destinate a pagare il tributo e quali, invece, possano ritenersi “ecotassa free”. Sale da 45.000 a 50.000 euro il limite al di sotto del quale scatteranno gli eco-incentivi per l’acquisto di automobili poco inquinanti, ibride o elettriche. Ancora al livello sperimentale il via a chi acquista un veicolo, anche in locazione finanziaria, e immatricola in Italia, dal 1 marzo 2019 al 31 dicembre 2021, è riconosciuto un bonus. Per l’elettrico il contributo è di 6 mila euro (emissioni tra 0 e 20 CO2 g/km) se si rottama contemporaneamente un veicolo euro 0, 1, 2, 3, 4 e di 4 mila euro senza rottamazione. Per l’ibrido, emissioni tra 21 e 70, gli incentivi passano a 4 mila euro (con rottamazione) e 1.500 (senza). L’ecobonus riguarda anche moto, motorini, pulmini di piccole dimensioni.Il commento di Andrea Dell’Orto, presidente di Confindustria Ancma, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori è stato: “Auspichiamo un avvio nei tempi prestabiliti, perché ritardi e incertezze rischiano di bloccare il mercato e di rendere meno efficace una misura che si annuncia positiva”.