AUSCHWITZ, QUEL “TURISMO MACABRO” SENZA RISPETTO
Sull’account ufficiale Twitter di Auschwitz, è stata pubblicata la foto di questo “signore”, che si fa fotografare in precario equilibrio su una traversina del binario che portava il treno direttamente nel campo.“Vada a fare l’equilibrista da qualche altra parte”, ammoniscono i responsabili di quello che resta il simbolo dei campi di sterminio nazisti.Questo vale anche per tutti coloro, amanti del “turismo macabro”, che si fanno i selfie davanti alla porta dell’ex lager o altre “amenità” del genere.Ci vuole rispetto. Lì, e lo dico anche perché ci sono stato, soffia ancora il vento della follia e sembra ancora di sentire le voci disperate dei deportati e il suono dell’orchestra che li accompagnava a “fare la doccia”, ovvero alle camere a gas.Se esiste l’inferno, Auschwitz è il luogo in terra che più gli si avvicina
