COME DISTRUGGERSI LA CARRIERA. L’ASSURDO GESTO DI MARCO CARTA

COME DISTRUGGERSI LA CARRIERA. L’ASSURDO GESTO DI MARCO CARTA

L’ho seguito fin dagli esordi, Marco Carta.Ha respirato la mia stessa aria intrisa di mirto ed elicriso, un mix che ti possiede fin dentro le midolla.Mi piaceva quella voglia di riscatto da una vita grama,fatta di malinconie e di silenzi un po’ retrò per un ragazzo dei nostri tempi. Non per lui che a otto anni perde il padre e 10 la mamma, appena 28enne, malata di tumore. Perdite che lo hanno segnato profondamente nonostante l’amore della nonna e della zia con le quali è cresciuto. Incarnava il ritratto del ragazzo a cui la dea bendata aveva deciso di ridare il sorrisodopo tanta sofferenza. Il giovane ha talento, ama la musica e il canto comincia a diventare una ragione di vita. Della sua che, con la vittoria ad Amici, il talent della Filippi, gli apre le porte del successo. Che si ripete, appena un anno dopo (il 2009), a Sanremo.Con la sua voce roca graffiante e calda vince e convinceanche quanti storcono il naso dinanzi agli artisti creati in laboratorio, come spesso vengono definiti quelli che vengono dai talent. Un successo in salita. Serate, dischi, concerti, ospitate in tv.E tanti fans che gli tributano affetto. Certo non mancano le critiche, ma queste fanno parte del gioco. Il periodo nero vissuto nella periferia di Cagliari sembra ormai lontano.A restare vivo, il ricordo della mamma. Quel vuoto non si colma.A lei dedica una struggente canzone dicendosi arrabbiato col destino per avergliela strappata così presto. E’ sempre a lei che dedica ogni serata, ogni successo. L’ultimo a Tale e quale show, lo scorso anno. Dove ha dato prova di sapersi confrontare con diversi stili musicali. Oggi, come un fulmine a ciel sereno, la notizia del suo arresto.Ieri, a quanto si apprende dalle agenzie di stampa, è stato sorpreso mentre usciva da un noto grande magazzino con delle magliette, per un valore di 1200 euro, senza averle pagate.Furto aggravato, è questa l’accusa per la quale è finito agli arresti domiciliari.La domanda non è come ma perché?Perché decidere di buttare il biglietto della lotteria dopo averla vinta?Quale ‘forza’ (mia) ha agito in quell’istante? Non ci sono parole.Solo un grande rammarico per questo assurgo gesto