HORROR, ITALIA
        MAGGIO 2019: i risultati registrati dall’esecutivo Giallo-Verde nei primi mesi dell’anno non sono decisamente dei più brillanti. Soprattutto per il leader della Lega Matteo Salvini. I primi pensionati ad avvalersi della sua “Quota100” scoprono infatti che andare in pensione con 5 anni di anticipo è costato loro il 22% dell’assegno che avrebbero preso con la Legge Fornero. Tanto. Troppo. E tanti, troppi sono i clandestini che da alcuni mesi sono spuntati in giro per le strade. E questo nonostante gli sbarchi, come ogni inverno, siano stati prossimi allo zero. Merito, si scoprirà, del Decreto Sicurezza, che depotenziando Sprar e Protezione Umanitaria ha trasformato migliaia di Migranti Regolari ospitati nelle apposite strutture e regolarmente assunti da aziende italiane, in clandestini senza più un tetto e senza documenti in regola. Costretti a vagabondare per strada e a delinquere. Della Flat tax intanto nemmeno l’ombra. Tuttavia l’affetto per Matteo Salvini nel Paese è ancora immenso. Salvini riesce infatti a far dimenticare agli italiani i suoi disastri facendo ciò che gli italiani si aspettano di più da lui: puntare il dito verso la telecamera quando parla, indossare varie divise da lavoro, fotografare le cose che mangia, dare la colpa ai neri, all’Europa, a Soros e al Pd e chiedere nei post “E voi cosa fata stasera? Io tv e mortadella”. Alle Europee gli italiani votano in massa il loro capitano che risolve i problemi del Paese lasciando alla deriva alcune decine di sopravvissuti ai campi di concentramento libici. Le elezioni europee sono un trionfo per Matteo Salvini che ottiene il 37% dei consensi. I 5Stelle non vanno oltre il 28%. Prima erano solo proiezioni. Adesso si tratta di voti reali. E Salvini, a stare in Parlamento con solo il 17% dei parlamentari, quando potrebbe averne da solo più di un terzo, non ci sta più. Inoltre dopo l’estate ci sarà l’autunno. E in autunno arriveranno i problemi seri: la nuova legge di Bilancio. Bisognerà trovare altri 5,6 miliardi per Quota 100. E almeno altri 8 miliardi per il Reddito di Cittadinanza. E poi 30-40 miliardi per la Flat Tax (che non può più rinviare). Ma soprattutto dovrà trovare 23 miliardi per evitare l’aumento dell’IVA al 25,6%. Non sono numeri ai quali si può sfuggire. E rispettarli significherà o aumentare l’IVA, o introdurre la Patrimoniale, o sforare i conti e mandare l’Italia in Default, o disattendere le promesse elettorali. In ogni caso si tratterà di perdere milioni di voti. ESTATE 2019: Matteo Salvini, sulla scorta di quanto sopra, capisce che deve far cadere il governo entro l’autunno. Serve una scusa. E la trova. Riesce nel suo intento, dando la colpa a qualcun altro. AUTUNNO 2019: Mattarella nomina un governo tecnico. A lui il compito di fare quello che Salvini e Di Maio hanno deciso nel 2018: patrimoniale o aumento dell’Iva. In Parlamento si forma una maggioranza. Tocca al PD e a pochi altri partiti sostenere l’esecutivo e le sue scelte lacrime e sangue, per evitare il collasso del Paese. INVERNO 2020: Le elezioni si avvicinano. Il governo tecnico è il più odiato della storia. Salvini, quello che ha imposto nel 2018 l’aumento dell’Iva o la patrimoniale, riesce a far credere agli italiani che è colpa del nuovo governo, del Pd, dell’Europa e dei neri. Infatti lui la manovra del governo tecnico non l’ha votata. PRIMAVERA 2020: Matteo Salvini è il trionfatore delle nuove elezioni politiche. Matteo Salvini è il nuovo premier. Ridotti al nulla i partiti che hanno salvato il Paese dal suo disastro.
