IL VICESINDACO DI TRIESTE ABBIA LA DECENZA DI NON DEFINIRSI CRISTIANO

IL VICESINDACO DI TRIESTE ABBIA LA DECENZA DI NON DEFINIRSI CRISTIANO

Qual è la cosa più squallida nella squallida storia del vicesindaco di Trieste che «devo dire con soddisfazione» ha gettato via piumino e coperte di un senzatetto? Che questi berciano di «identità cristiana». E il patrono di Trieste è San Giusto, famoso in città per le sue elemosine, per il suo infaticabile aiuto ai poveri. Fu arrestato sotto Diocleziano per il suo rifiuto di sacrificare agli antichi dei, portato su una barca e lanciato in mare. Ad affogare. Chissà cosa ne penserebbe di chi, oggi, fa il bullo contro i poveri. O almeno, contro i poveri che non sono riusciti ad affogare in mare. Chissà. Una cosa la so per certa: questi sedicenti difensori della cristianità hanno capito, del Vangelo, più o meno quanto hanno capito della Costituzione. Una ceppa. Ma proprio niente niente niente.