LE SORELLE FERRAGNI, CORPI DIVERSI MA BELLISSIMI

LE SORELLE FERRAGNI, CORPI DIVERSI MA BELLISSIMI

#repostfrom The Blonde Salad by Chiara Ferragni @fraferragni Valentina Ferragni Questa mattina sono uscita di casa struccata e con i capelli in disordine, indossando un tutone informe. Avevo delle commissioni da fare e pochissimo tempo per farle tutte. Sono al negozio di chincaglierie a comprare materiale per un progetto scolastico di Riccardo quando il proprietario mi apostrofa: ma che hai fatto? Sei troppo magra. Hai mangiato durante le feste? Mamma mia, fai spavento. Il poveretto è innocente. Non sa di aver detto questa frase infelice a una donna che, tra disordini alimentari, depressione, ciclotimia, ipocondria, bassa autostima ha fatto il giro delle malattie mentali e ritorno. Non sa che immediatamente mi ha fatto venire l’ansia. Che dentro di me ho detto: oddio, come è possibile? Quanto ho mangiato? Ho mangiato? Ho mangiato abbastanza? Sono dimagrita? Eppure ho mangiato! Mi starò mica ammalando? Sono così brutta? Sono invecchiata? Faccio impressione? Ecco. La psicoterapia e tanto impegno mi hanno permesso di buttare via quei pensieri, sorridere e fermarmi all’angolo per un bel bombardino di metà mattina. Ma ho pensato. Ho pensato anche a quanto sta accadendo in queste ore nei profili social delle sorelle Ferragni, in particolare di Francesca, la meno “social” delle tre. Ora, io non credo che le Ferragni abbiano chissà quale merito sociale ma riconosco che la loro sorellanza, non solo genetica, manda un messaggio sicuramente positivo in un’epoca in cui la famiglia lascia spazio all’individualismo. E gli riconosco anche che, così simili ma così diverse, propongono dei modelli di femminilità alternativi che abbracciano misure e tipologie diverse. Sono comunque tutte e tre giovani, belle e in forma, ma hanno appunto forme abbastanza diverse da permettere a tante ragazze di riconoscersi. Ecco perché chi si permette di commentare in modo sgradevole il corpo – bellissimo – di @fraferragni mi fa incazzare abbestia. Qui sui social è pieno di ragazze che combattono disturbi del comportamento alimentare. Ragazze che di certo non si ammalano per un commento sotto una foto (i DCA hanno radici profonde nella genetica e nella formazione dell’autostima) ma che da certe immagini traggono l’ispirazione per guarire o ammalarsi ancora di più. Un commento stronzo sotto una foto può servire come giustificazione alla malattia, può rinforzare certi comportamenti, può vanificare tanti sforzi. Quindi, prima di dire, e scrivere, cazzate, fermatevi. E pensare. E poi non fatelo. Per favore.