SINDROME CINESE SULLA VIA DELLA SETA
Lo dico subito: non ho alcuna simpatia per i Cinesi.Non mi piace il loro governo, non mi piace il loro stile di vita e non mi piacciono neppure gli involtini primavera. Detto ciò, non posso fare a meno di sorridere nel leggere questa ansia generata dall’idea di diventare una loro provincia, come se vivessimo in un’isola incantata ed impenetrabile e non fossimo da 74 anni una provincia dell’impero americano. Quasi che non avessimo ospitato centinaia di testate nucleari, che non avessimo bombardato la Serbia, che non avessimo rilasciato gli assassini del Cermis, che non avessimo fatto ammalare e morire dozzine di nostri soldati con le loro munizioni all’uranio, che non avessimo deturpato i centri storici con i McDonalds e gli Starbucks, che non stessimo comprando aerei-rottame come gli F35, che non avessimo regalato loro la Fiat, quasi che Trump fosse più rassicurante di Xi Jinping.
