‘SONO STANCA DI VIVERE’. LA SCELTA DI NOA CHE HA SCOSSO IL MONDO

‘SONO STANCA DI VIVERE’. LA SCELTA DI NOA CHE HA SCOSSO IL MONDO

SONO STANCA DI VIVERE’. LA SCELTA DI NOA CHE HA SCOSSO IL MONDO Ha deciso di dire addio alla vita.E per farlo ha dovuto combattere una lunga lunghissima battaglia legale,la 17enne olandese, Noa Potheoven. Ma lei era morta dentro da tempo.Da quando a 14 anni fu stuprata da due uomini in un quartiere di Arnhem, la città in cui viveva. Una violenza che si andava ad aggiungere ad altre molestie subite anni prima, quando di anni ne aveva appena 11.Una violenza che si è tenuta dentro perché la vergogna era insormontabile. Impossibile anche solo immaginare cosa possa aver vissuto la ragazza. Come possa essersi sentita sporca, inadatta e magari anche colpevole.Lei che di quella storia era la vittima,mentre i suoi carnefici erano liberi di colpire ancora. Impunemente, com’era stato con lei. Che giorno dopo giorno si sentiva morire dentro. Solo lo scorso trovò il coraggio di denunciare alla polizia le violenze subite nella speranza che i responsabili venissero presi .Ma questo non è accaduto.E Noa, già debilitata nel fisico e sofferente nell’anima,si è lasciata sprofondare sempre più in uno stato depressivo che ha spento ogni barlume di volontà.Alzarsi la mattina voleva già dire tornare a soffrire come il giorno prima, più del giorno prima. Guardare fuori dalla finestra, le ricordava che fuori c’era il mondo, la vita ma anche tanta violenza. Quella che lei stava pagando a caro prezzo. Sedersi a tavola voleva dire prolungare quel dolore che ormai si era impossessato di ogni particella del suo essere. Decide di non mangiare più mentre aspetta l’ok del giudice per lasciare questo mondo.‘Una scelta che ho meditato a lungo’scrive su Instagram , annunciando che presto avrebbe messo fine alla sua non-vita.Se n’è andata domenica, Noa. In silenzio.Chissà se ha sorriso prima di dire addio alla sua casa, ai suoi genitori che l’hanno curata e assistita amorevolmente sino alla fine. Rispettandone la volontà: ‘amore vuol dire lasciare andare’. Di lei rimane la sua autobiografia nella quale racconta il suo tormento: ‘Vincere o imparare’.Lei non ha fatto né l’uno né l’altro, ha scelto di uscire di scena. Legalmente (in Olanda l’eutanasia può essere accordata a partire dai 12 anni di età, ma solo dopo che un medico abbia certificato che la sofferenza del paziente è insopportabile e senza via di uscita). Per porre fine allo strazio della sua anima. “Noa aveva scelto di non mangiare e bere più. Vorremmo sottolineare che questa è stata la causa della sua morte”. E’ il messaggio diffuso dai genitori di Noa Pothoven sul quotidiano locale De Gelderlander dopo le polemiche scatenatesi in tutto il mondo sul caso della 17enne olandese che si è lasciata morire domenica scorsa dopo anni di sofferenza psichica a seguito di un abuso. (Fonte ANSA) –