WHIRPOOL NAPOLI. SI SCRIVE RICONVERSIONE MA SI LEGGE CHIUSURA. A RISCHIO LICENZIAMENTO 420 DIPENDENTI
Doccia fredda per i 420 dipendenti della Whirpool di Napoli.La multinazionale americana con un breve comunicato annunciaun piano di riconversione e la successiva vendita dell’azienda ad una società terza‘in grado di garantire la continuità industriale al fine di creare le condizioni per un futuro sostenibile del sito napoletano’.Si scrive riconversione ma si legge chiusura. Che a sua volta significa perdita dei posti di lavoro. Un annuncio senza preavviso.Appreso oggi dai sindacati della categoria nell’incontro coi vertici dell’azienda al cui OdG c’era la presentazione del profit plan. Il sito di Napoli,a differenza di altri presenti in Italia, nonostante gli investimenti degli ultimi anni,dal punto di vista della ‘profittabilità’ resterebbe sotto la media del gruppoe pertanto non più sostenibile. Queste le motivazioni addotte dall’azienda e riferite dai sindacati i quali hanno risposto dichiarando una giornata di sciopero come forma di protesta su tutti i siti e tutti i turni. Solo sei fa era stato concordato un nuovo piano industrialetra l’azienda il Mise e le parti sociali. Piano che avrebbe dovuto rilanciare la produzione degli elettrodomestici grazie ad investimenti mirati e garantiti sino al 2021.Piano però che è stato disatteso. Determinando perdite di quote di mercato con la conseguente riduzione dei profitti. Da qui l’esigenza di chiudere e vendere a terzi.Lasciando a casa 420 famiglie.Che apprendono del loro quasi certo e ormai imminente licenziamento senza alcun preavviso. Nei prossimi giorni un tavolo al Mise con le parti sociali che chiedono provvedimenti urgenti.
