ARMI E LEGITTIMA DIFESA
Se qualcuno vi ha raccontato che non esiste alcun nesso tra il concetto allargato di legittima difesa diventato ieri legge dello stato (sic!) ed il possesso di un’arma avreste dovuto insultarlo, perchè lui per primo vi ha insultato facendo un grave torto alla vostra intelligenza. A meno che non siate un samurai maestro nell’uso della katana o vogliate adornare i vostri soffitti con pentoloni di olio bollente. E quanto più vorrete difendervi con efficienza tanto più sarà alto il numero di armi che spargerete per casa, perchè non vorrete certo essere attaccati da un mostro sanguinario in tinello mentre la preziosa pistolona sta a prendere polvere in camera da letto, no? E poi diciamola tutta, mica lascerete che qualche magistrato retrogrado e pacifista possa rompervi le scatole perchè avete sparato in fronte a quello zingarello che voleva rubare il vostro preziosissimo tostapane, vero? E allora tenete fede alla proverbiale furbizia italica e compratevi anche una pistola al mercato nero e tenetela ben nascosta fino a quando non arriverà il momento di metterla in mano al cadavere del succitato zingarello, ovviamente dopo che avrete rimesso al suo posto l’insostituibile tostapane. Ci sarà da piangere, anzi dovremmo iniziare a piangere subito perchè la legge approvata ieri con l’insostenibile panzana della sicurezza non potrà soltanto trasformare ogni furto in uno scontro armato dagli esiti facilmente prevedibili tra cittadini e delinquenti. Dovremmo piangere perchè da ieri quella marmaglia aggressiva e frustrata che vediamo tutti i giorni passare col rosso, inveire contro il primo che capita, scaricare la spazzatura in mezzo alla strada o magnificare ad alta voce il sedere di vostra sorella… Da ieri costoro sono stati promossi a poliziotti, giudici ed esecutori di quella pena di morte che tanto vi disgusta quando a comminarla sono gli americani, i cinesi o i mussulmani.
