BARBARI ITALIANI, SIETE VOI A FARMI PAURA, NON GLI IMMIGRATI

BARBARI ITALIANI, SIETE VOI A FARMI PAURA, NON GLI IMMIGRATI

A me fanno paura gli italiani. Mi fanno molta più paura certi italiani che questi stranieri che mi sventolano sotto il naso e che mi dovrebbero fare rizzare i capelli.Mi fanno paura questi italiani che ieri hanno lasciato per tre ore riversa sull’asfalto rovente dalle 11.40 alle 14.30 una donna a Castrolibero, dalle parti di Cosenza, priva di sensi, una cinquantina d’anni, ucraina, apparentemente ubriaca (come capita di essere ubriachi a no,i quando usciamo da una festa) e che non è nemmeno stata aiutata. Quelli del 118 le hanno lasciato un referto infilato nei pantaloni e se ne sono andati.Ufficialmente non potevano intervenire «poiché non avevano il medico a bordo». Hanno anche le carte a posto, a ben vedere, perché l’ingenerosità e la barbarie a volte hanno le carte, tutte le carte, perfettamente in ordine. A me fa paura l’italiano che spara e uccide un ladro dalle parti di Ivrea e tutti esultano per la morte del ladro, senza nemmeno voler approfondire come siano andate esattamente le cosee senza nemmeno aspettare il responso della magistratura (che persino Salvini dice di attendere). Mi fa paura questa Italia incattivita che esulta sul ladro morto come il cacciatore che si fotografa al safari, con il piede sulla testa del leone. Mi fa paura perché poi magari si viene a sapere che tutto è avvenuto come nella storia del caso diAngelo Peveri,che a Piacenza nell’ottobre del 2011, era la notte del 6, sparò a dei ladri che stavano rubando del gasolio nella sua azienda e poi ne prese uno, lo fece inginocchiare, lo immobilizzò, mirò dall’alto al basso e riuscì solo per miracolo a non ucciderlo, ma gli perforò un polmone.Peveri in tribunale disse che il colpo gli era partito per caso, per un inciampo sulle pietre contro le quali avevano sbattuto la testa del ladro ripetutamente, come conferma la condanna di 4 anni e 6 mesi in dalla Cassazione.