E’ UN’ITALIA SPACCATA, ORMAI

Un uomo è morto mentre era legato mani e piedi nelle mani delle forze dell’ordine. Dice Salvini per difendere gli agenti di Empoli: “Che dovevano fare ? Offrire caffè e brioches?”. Ributtante. Lo scandalo è che non c’è alcun sindacato di polizia, alcun dirigente della polizia di Stato, a cominciare dal suo Capo, che protesti per la divisa che il ministro che dice queste cose arbitrariamente indossa. Per fortuna che negli apparati ci sono persone come il vice-questore Villa che ha detto di non aver brindato per la cattura di Battisti perché “non si brinda sulla tristezza altrui”., L’Italia è spaccata, ormai. Anche lo Stato è spaccato. Qui c’è la pericolosità di Salvini, la sua strategia autoritaria, qui c’è il tentativo di emulare il mussolinismo che puntava al potere. Comincia a diventar chiaro che le folle che acclamano Salvini, e si preparano a votarlo in massa, non sono mosse dalla paura ma dal suo contrario. Abbiamo fatto l’analisi sbagliata. Non era un povero popolo spaventato ma un popolo nato in decenni di cattivismo e di fallimento di teorie come la sparizione di destra e sinistra e la fine della criminalizzazione dell’avversario. C’è un popolo di destra che vuole il combattimento per annichilire l’avversario. In questo popolo c’è una parte militante e una parte che si aggrega al seguito del vincitore. E’ un altro esempio delle similitudini col mussolinismo. Salvini ha cambiato registro, non promette protezione ma vendetta sociale, prevalenza del “noi” contro di “loro”. L’uomo è molto pericoloso e non si fermerà più almeno che non lo fermi madre natura o le sue cattive abitudini. Quindi dividersi a sinistra sull’identità è una coglioneria. Serve una massa critica formata da un popolo che vuole fermare la “resistibile ascesa” del mussoliniano senza qualità.