ERDOGAN VA FERMATO: MA SIAMO NOI CHE L’ABBIAMO CREATO

Alla vigilia delle amministrative di domenica Erdogan annuncia che Santa Sofia, oggi museo, tornerà moschea. Un vecchio classico. Gente che non ha mai neppure visto il Medio Oriente dice che bisogna fermarlo. Interessante. Eppure non protestava quando mandava i jihadisti in Siria, anzi come gli Usa e l’Europa, lo incoraggiava. Non ha neppure protestato quando metteva in galera curdi, giornalisti e oppositori. E forse non si ricorda neppure che l’Europa lo paga per tenersi tre milioni di profughi siriani. Non lo ha fermato nemmeno quando ha invaso la Siria e cacciato i curdi. Erdogan, membro della Nato, è un complice degli Usa che certificano e consacrano qualunque violazione israeliana delle risoluzioni Onu. Non c’è da meravigliarsi. Di sacro e di santo qui non c’è proprio nulla: c’è solo la manipolazione della storia. Prima gli Emirati e adesso il Qatar, si sono dotati di splendidi musei che devono sottolineare l”apertura” al mondo di regimi integralisti, privi di ogni forma democratica e ultraconservatori. Del resto, è il ragionamento occidentale, se non ci pagano loro chi ci paga? Comprano armi a tutto spiano, marchi della moda, sponsorizzano il calcio e noi gli diamo una patina stantìa di legittimità. Siamo riusciti anche a rifilare al Louvre di Abu Dhabi per 400 milioni di dollari un assai dubbio Salvator Mundi attribuito a Leonardo. Oggi si vergognano persino a esporlo. Siamo i re della truffa.