I TEMPI DELL’IGNORANZA AVANZATA

I TEMPI DELL’IGNORANZA AVANZATA

Un tempo si leggevano i giornali e le notizie si commentavano tra amici e colleghi, al bar o in ufficio. Oggi non si leggono i giornali ma solo i titoli degli articoli e se uno non piace si taccia quel giornale di diffondere bufale, si insulta l’autore e si vomita bile a profusione sui social. Siamo nel tempo dei twitpipparoli, non tanto del pensiero debole ma proprio del non pensiero. Tutti sanno tutto di tutto e ciascuno vuole spiegarlo al mondo. Anche chi nella propria vita come interesse ha avuto solo un divano per far rilassare il proprio culo e uccidere i neuroni davanti alla tv. Belli i tempi in cui ci insegnavano a stare zitti e parlare solo di ciò che si conosce davvero, a non dispensare consigli e insomma di farci i fattacci nostri. Viviamo questi tempi qui. La presunzione dell’ignoranza avanzata.