IL CINEGOVERNONE, DIRETTAMENTE DALLE NOSTRE CABINE ELETTORALI

IL CINEGOVERNONE, DIRETTAMENTE DALLE NOSTRE CABINE ELETTORALI

Soubrette, starlette, baguette, bidet (strizziamo l’occhio alla Francia dopo le ultime dichiarazioni di Gigino)… tutti/e, anche quelli che erano scomparsi dalle scene dello spettacolo, si sono ripresentati nella veste di politologi sul web.Chi si schiera a destra, chi si schiera a sinistra (a proposito, c’è ancora?), chi sta con Salvini, chi con Di Maio.Come biasimarli? Quello cui assistiamo, ormai quotidianamente, è una grande ammucchiata, un “cinegovernone” nel quale prende il posto da protagonista chi la spara più grossa. I protagonisti sono ovviamente i politici. Salvini che dopo essere stato mollato dalla Isoardi, alle prese con “La prova del cuoco”, ci tiene a farle e farci sapere che continua a mangiare lo stesso.Pane e nutella il mattino, tagliatelle con il ragù, tortellini a pranzo, pizza a cena… ma anche: patatine, tiramisù, babà, arancine, cannoli, sfogliatelle… ormai anche mia nonna ha a cuore l’alimentazione a base di colesterolo del nostro vice-premier e si preoccupa quando non lo vede postare qualcosa di commestibile. Questo ha ovviamente aumentato i suoi kg, manco fossero consensi, tanto da impedirgli di indossare i suoi vecchi giubbotti e doverli richiedere alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, alla protezione civile… col rischio che, il prossimo Natale, Barbie e i suoi cambi di look saranno soppiantati da: Salvini poliziotto, Salvini pompiere, Salvini marinaio… Mentre la parte da protagonista nella Lega è incontrastabilmente nelle mani di Salvini, più difficile è, nel Movimento 5 Stelle, la stessa indiscussa leadership per Di Maio, costretto a fare i conti con le idee futuristiche di Toninelli.Il ministro dei Trasporti, infatti, è talmente avanti (al 2025 circa) che ha già visto orde d’imprenditori italiani utilizzare il tunnel del Brennero per il trasporto delle merci; ha ipotizzato la ricostruzione di un “ponte vivibile” (dove i bambini sono liberi di scorazzare tra una macchina e un tir e le famiglie di organizzare pic nic la domenica) a Genova “nel giro di pochi mesi, al massimo anni”…E così, il giovane vice-premier Di Maio, che non ci ha fatto mancare nemmeno gli auguri, durante le festività natalizie, dalla poste di sci con Di Battista, riportandoci alla memoria i cinepanettoni sei fratello Vanzina (mancava solo Garrone e il suo indimenticabile: “E anche ‘sto Natale se lo semo levato dalla palle”) ha cercato di fare del suo meglio tra un errore di grammatica e l’altro, riposizionando Matera in Puglia, rinominando il presidente cinese “Ping”, rivelandoci che siamo fatti per il 90% di acqua, denunciando Luigi Calabresi nella speranza che il postino suoni a San Pietro… E poi c’è Fico che parla di “egìdia dell’Onu”, Tripiedi che “sarà breve e circonciso”, la Taverna che parla di vaccini definendoli: “marchi pe’ e bestie” e ci racconta del morbillo party a casa di suo cugino…Per non parlare dell’ultima gaffe del M5S che per spiegare i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza è ricorso alla foto, che ritraeva una giovane coppia felice, precedentemente utilizzata per sponsorizzare uno studio dentistico e un farmaco contro la secchezza vaginale.Non dite che il reddito di cittadinanza non faccia miracoli perché risolve ogni problema di liquidità. Archiviati i protagonisti, passiamo alle loro “tifoserie”.L’ultima a scendere in campo è stata quella della Longobarda dopo la nomina ad ambasciatore dell’UNESCO di Lino Banfi, il quale ha esaltato la capacità del far ridere a scapito dei poveri laureati che l’hanno persa tra i libri, i “le faremo sapere” e i panini del McDonald’s.Rita Pavone che pur di difendere Salvini e le sue scelte politiche si è schierata contro i Pearl Jam, appellandoli “Cip e Cip” e invitandoli a farsi gli affari propri (ma i Pearl Jam avranno capito chi è la Pavone?).Orietta Berti, proprio lei cha cantava “finché la barca va, lasciala andare…” tesse le lodi di Di Maio che a sua volta è al Governo con Salvini che la barca la lascia affondare.Jerry Calà che attacca il Governo precedente, incassando un: “Libidine, doppia libidine, libidine coi fiocchi” da Luigi Di Maio (diritto costituzionale non l’avrà studiato ma sui film di Calà dimostra di essere preparato).E poi c’è stato lo scontro, non più a colpi di spaccate e balletti ma a suon di tweet al vetriolo tra la Parisi e la Cuccarini. La più amata solo dagli italiani e non dagli svedesi altrimenti avrebbe anche pubblicizzato Ikea, figuriamoci dagli immigrati che non hanno da mangiare, figuriamoci se pensano alle cucine, ha appoggiato la politica salviniana scatenando l’ira repressa chissà da quanto tempo della Parisi che l’ha accusata di essere una sovranista e una pippa nel ballo.Adesso si attendono le dichiarazioni della Fenech e di Alvaro Vitali per avere una disamina dettagliata circa le sorti del Paese.