IO NON SONO SUO NIPOTE
Il terrore dell’estetica orgogliosa del pensiero forte cede il passo e si arrende ormai davanti al terrorismo impudente dell’ignoranza.Questa è la notizia del giorno.Si leggono ormai dovunque i distinguo da parte di diverse persone che sottolineano il rispetto doveroso nei riguardi di Lino Banfi definito “il nonno d’Italia”.Mi fa orrore.Conferma la mia scelta di auto-definirmi un esule in patria.Se io avessi o avessi avuto un nonno così, sarei morto dalla vergogna.La mia famiglia italiana è ben altra.Sono identificato come cittadino italiano in ben altri valori.E in quanto italiano pensante, mi sento nipote di ben altri nonni.Certamente non di una persona che insieme a Emilio Fede ha fatto ai suoi tempi una strabordante campagna elettorale a favore di Berlusconi esaltandolo, perchè quelli sono sempre stati i suoi valori: soldi facili, servilismo totale e deferenza.Con l’aggiunta di tette, glutei a gogo, e un’italianità deteriore, regressiva, pecoreccia e regredita, che ha sempre ruotato intorno al concetto totemico della femmina degradata, ridotta e sminuita a mero oggetto carnale da offrire in pasto a guardoni repressi travolti dall’ansia onanistica tipica dei frustrati.Nel nome di Dio, Patria e Famiglia.Non è mio nonno.O meglio: io non sono affatto suo nipote.
